Columbia: crolla l’utile netto nel terzo trimestre; cambiamenti nel management
Columbia Sportswear, il gruppo di abbigliamento e calzature per le attività outdoor con sede a Portland, nell’Oregon, ha registrato una contrazione del 47% dell’utile netto nel terzo trimestre. Inoltre ha annunciato che apporterà modifiche al management al fine di promuovere l'implementazione della sua nuova strategia incentrata sul digitale.

Nel terzo trimestre, chiuso il 30 settembre 2020, l’utile netto del gruppo Columbia è stato di 62,8 milioni di dollari (53,97 milioni di euro) o 0,94 dollari (0,81 euro) per azione diluita, in netto calo rispetto ai 119,3 milioni di dollari (102,52 milioni di euro) o 1,75 dollari (1,50 euro) per azione diluita dello stesso periodo dello scorso anno.
Oltre all’etichetta omonima Columbia, il gruppo possiede i marchi Mountain Hardwear, Sorel e Prana. Le vendite globli sono scese del 23%, a 701,1 milioni di dollari (602,50 milioni di euro), contro i 906,8 milioni di dollari (779,27 milioni di euro) di un anno fa.
“Sebbene questi risultati siano significativamente inferiori rispetto allo scorso anno, vendite e redditività sono notevolmente migliori di quelle del secondo trimestre, un trend che speriamo di vedere confermato nel quarto trimestre e nel 2021”, ha dichiarato in un comunicato Tim Boyle, presidente e CEO di Columbia.
Il digitale porta anch’esso una nota di ottimismo: anno su anno, le vendite trimestrali del canale sono aumentate del 55%. Al fine di favorire lo sviluppo della propria attività online, la società ha lanciato una nuova piattaforma di e-commerce per il Nord America nel trimestre precedente.
Nei primi nove mesi dell’anno, il gruppo Columbia ha generato vendite per 1,59 miliardi di dollari (1,37 miliardi di euro), in diminuzione del 24% rispetto ai 2,09 miliardi di dollari (1,80 miliardi di euro) ottenuti nei primi nove mesi dell'esercizio fiscale 2019.
Il risultato netto del periodo perde il 94% e piomba a 12,3 milioni di dollari (10,57 milioni di euro) o 0,18 dollari (0,15 euro) per azione diluita, contro i 216,5 milioni di dollari (186,05 milioni di euro) o 3,15 dollari (2,71 euro) per azione diluita registrati l’anno passato.
Per il quarto trimestre dell'anno fiscale 2020, Columbia prevede vendite comprese tra 850 e 880 milioni di dollari (730,46 e 750,26 milioni di euro), il che rappresenterebbe un calo dall’8 all’11% rispetto al quarto trimestre del 2019. L’utile diluito per azione dovrebbe collocarsi tra gli 1,07 e gli 1,32 dollari (0,92 e 1,13 euro).
Columbia si sta ora concentrando sullo sviluppo della propria attività omnichannel, principalmente attraverso il rafforzamento della strategia digitale. In quest’ottica, il vicepresidente esecutivo e direttore generale per gli Stati Uniti Franco Fogliato assumerà il ruolo di Executive Vice President dedicato alla strategia omnichannel. In questo incarico di nuova creazione sarà responsabile della supervisione delle vendite dirette di tutti i marchi di Columbia, lavorando a fianco del Senior Vice President dell’e-commerce Patricia Higgins.
Inoltre, Columbia creerà la posizione di Digital Information Manager, che sostituirà quella di responsabile dell’informazione quando Michael Hirt lascerà le sue funzioni all’inizio di aprile del 2021. L'azienda è anche alla ricerca di un direttore marketing.
Dal canto suo, il direttore delle operazioni Thomas B. Cusick ha annunciato che passerà al part-time nel febbraio 2021, per poi andare in pensione nella seconda metà dell'anno. L’incaricata della supply chain e della produzione Lisa A. Kulok assumerà il ruolo di responsabile della catena di fornitura.
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