17 mar 2015
Columbia Sportswear varca la soglia dei 2 miliardi di dollari
17 mar 2015
Colpo vincente per Columbia Sportswear. Il gruppo statunitense di marchi di outdoor ostentava grandi ambizioni lo scorso anno, fiducioso com'era nella sua strategia di prezzo aggressiva nell'entry level di gamma.
Di fatto, il gruppo ha visto crescere le vendite del 25% nell'anno solare 2014, rispetto al 2013, superando per la prima volta la soglia dei due miliardi di dollari USA di giro d'affari, corrispondenti a 1,726 miliardi di euro.
Senza considerare alcune operazioni, tra le quali l'attivazione della sua joint venture in Cina e l'acquisto del marchio PrAna, che hanno realizzato vendite rispettive per 132 e 44 milioni di euro, la sua crescita organica è del 12%.
Alla fine, le vendite del marchio Columbia crescono del 24%, a 1,439 miliardi, quelle di Sorel (che nel frattempo ha testato con risultati positivi, rendendolo quindi permanente, il suo nuovo concept di negozio provato a New York) del 29%, a 136 milioni. Aspetti negativi: i cali del 10% e del 3% dei marchi Mountain Hardwear e Montrail, che concludono l'anno con 99 e meno di 9 milioni di euro.
Nella propria offerta, il gruppo ha visto progredire il segmento abbigliamento ed equipaggiamento sportivo del 22%, a 1,376 miliardi di euro, mentre le calzature hanno contribuito con 349 milioni di euro, in progressione del 37%.
Crescita dell'8% in Europa
L'Europa gode in misura minore dalla ripresa dell'attività, con un incremento dell'8% delle proprie vendite, a 213 milioni di euro. Ma il Vecchio Continente non si è potuto avvantaggiare del contributo del marchio PrAna. Columbia Sportswear vede invece crescere le vendite del 23% negli Stati Uniti, a 985 milioni di euro, del 28% in Canada, nazione che apporta 124 milioni, e del 39% nelle regioni America Latina e Asia-Pacifico. Quest'ultima zona trae vantaggio soprattutto dall'attività della joint venture cinese e realizza un giro d'affari di 404 milioni di euro.
L'utile operativo del gruppo è invece cresciuto del 51%, includendo degli ammortamenti e i costi sostenuti per le transazioni. Il dato ha così raggiunto i 164 milioni di euro. L'utile netto arriva invece a 113 milioni di euro, +45%.
Per il 2015, il gruppo punta su una crescita delle vendite vicina al 10% e su un ritmo di crescita dell'utile operativo leggermente più elevato.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.