1 feb 2010 - Se è vero che il gruppo specialista dell'outdoor annuncia un aumento dell'1% delle sue vendite nel quarto trimestre 2009 a 358,3 milioni di dollari (258 milioni di euro), è vero anche che le vendite su base annua sono calate del 6% attestandosi a 1,24 miliardi di dollari (894 milioni di euro). Una controprestazione dovuta in particolare ai cattivi risultati registrati in Europa, in Medio Oriente e in Africa, così come in Canada.

Un modello Columbia

In effetti, se negli Stati Uniti e nella zona America Latina e Asia Pacifico le vendite hanno fatto registrare aumenti rispettivamente dell'1% e del 3% su base annua (5% e 16% nel quarto trimestre), le vendite in Europa, Medio Oriente e Africa sono crollate del 26%.

L'utile netto nel quarto trimestre è comunque cresciuto fino a 23,1 milioni di dollari (16,6 milioni di euro), con un aumento del 24% rapportato al 2008. Una ripresa che analizza Tim Boyle presidente e AD di Columbia: "Il quarto trimestre si è rivelato migliore delle nostre previsioni ottobrine, particolarmente grazie a una domanda più forte di quella attesa negli Stati Uniti e da parte dei dettaglianti internazionali”. Delle cifre che lasciano legittimamente sperare al gruppo di abbigliamento e attrezzatura outdoor di arrivare a crescere dal 4 al 5% nel primo trimestre 2010.

Di Gianluca Bolelli