8 lug 2020
Colombo Industrie Tessili spinge sulla sostenibilità con Progetto 62
8 lug 2020
Colombo Industrie Tessili, storica azienda tessile comasca fondata nel 1962, dà il via con l’autunno/inverno 2021-22 a una nuova iniziativa, denominata Progetto 62, che si basa su tre valori fondamentali per la società: creatività, innovazione e sostenibilità.
“Il periodo del lockdown non è stato facile, ma abbiamo deciso di sfruttarlo per sviluppare al meglio un nuovo progetto, di cui avevamo già gettato le basi con l’ingresso in azienda, lo scorso gennaio, di un Direttore Creativo ad esso dedicato, Arman Avetikyan, designer che proviene dal mondo del capo finito e ha lavorato in Armani”, ha raccontato a FashionNetwork.com l’AD Massimo Colombo, figlio dei fondatori, che da circa vent’anni guida l’azienda di famiglia insieme al fratello Stefano, Presidente. “Con Progetto 62 vogliamo scrivere una nuova pagina della storia della nostra azienda, mettendo al servizio di una mente giovane e creativa il nostro know how produttivo e tecnico”.
Dopo una piccola anticipazione in questi giorni a Milano, nell’ambito dell’evento Link organizzato da Studio Penta, la collezione Progetto 62 sarà presentata ai buyer a settembre attraverso gli studi di rappresentanza di Colombo Industrie Tessili, Penta a Milano e Vismara a Parigi. “Progetto 62 si rivolge a un target molto alto, quindi Milano e Parigi rappresentano circa l’80% del suo mercato potenziale. Vogliamo tenere questa linea separata dai canali tradizionali di commercializzazione degli altri nostri brand, per sottolinearne l’unicità”, prosegue Colombo. “Con questo progetto vogliamo portare avanti il processo di rinnovamento e internazionalizzazione già avviato da qualche anno, puntando al mercato del lusso”.
“Progetto 62 è la concretizzazione della volontà etica dell’azienda. Da una parte la sostenibilità, grazie alla realizzazione di tessuti di alta gamma partendo da scarti di produzione o rimanenze di filati a magazzino; dall’altra, la collaborazione con piccole realtà artigiane italiane, che portano avanti lavorazioni tradizionali che ormai solo loro sanno fare, e con le scuole per sostenere i giovani designer, con i quali presenteremo piccole capsule durante la stagione”, aggiunge Arman Avetikyan. “Per questa prima collezione ci siamo ispirati ai grandi designer italiani come Gio Ponti, Sottsass e Depero, e abbiamo privilegiato i colori neutri e della terra, ma con qualche accento di colore, per dare una scelta sufficientemente ampia agli stilisti; in totale sono 18 tonalità”.
Oltre a Progetto 62, oggi Colombo Industrie Tessili possiede tre marchi: Colombo, che rappresenta circa il 40% del fatturato ed è un brand di fascia commerciale medio alta; ITS Artea, acquisito nel 2008, storico marchio di tessuti tecnici e activewear; e Mario Boselli Jersey, label di maglieria alto di gamma acquisita nel 2012. Ricerca, sviluppo e produzione si svolgono all’interno dello stabilimento di Fino Mornasco per Colombo e Mario Boselli Jersey, mentre per ITS Artea l’azienda si avvale anche della collaborazione di partner esterni locali e internazionali, come la cinese DH Industries, che produce i tessuti del marchio per il mercato cinese.
Colombo Industrie Tessili, che realizza il 50% del proprio fatturato (circa 6,5 milioni nel 2019) in Italia, ha già una buona presenza in Francia, Germania e UK e punta a rafforzarsi in territorio asiatico, in particolare in Cina, Corea e Giappone.
“Prima del lockdown prevedevamo un 2020 in crescita; ora speriamo rimanga stabile, anche se è ancora presto per sapere come andrà. Gli effetti della pandemia sugli ordini si sono sentiti sia sulla coda della produzione AI 20-21, sia sulla PE 2021; ora ci sembra ci sia molta voglia di vedere cose nuove e noi vogliamo essere pronti a rispondere al mercato, anche con iniziative come Progetto 62”, conclude Colombo. “Stiamo concentrando tutte le nostre forze sul prossimo anno, che prevediamo possa chiudere in crescita, a circa 8 milioni di euro”.
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