Collector Square vuole crescere all'estero

Lanciato nel giugno 2013, il negozio on-line di lusso di vendite in commissione Collector Square, che esiste in versione inglese e francese, ottiene quasi il 30% delle proprie vendite all'estero. Un dato che i suoi fondatori Loïc Bocher, specialista delle nuove tecnologie, e Nicolas Orlowski, fondatore di Artcurial, intendono incrementare di molto nei prossimi anni.

"Oggi realizziamo il 70% delle nostre vendite in Francia, ma l'Esagono rappresenta solo il 5% del lusso mondiale”, spiega Loïc Bocher, che punta soprattutto agli Stati Uniti e al Giappone.

Ma in materia di seconda mano tutti i mercati sono diversi. In effetti, se in Francia la nozione di «vintage» piace e le borse leggermente logorate dal tempo seducono, i giapponesi preferiscono invece prodotti di seconda mano che sembrano nuovi fiammanti. I dirigenti di Collector Square, che sono appoggiati anche dal gruppo Dassault, si affidano allora ad un sourcing appropriato, adeguato per ogni nazione.

Il sito, che può vantare una media di 500 vendite al mese con un carrello medio di 1.200 euro, si contraddistingue anche per il 'LuxPrice-index', uno strumento sviluppato internamente che raccoglie i dati delle case d'asta di tutto il mondo.

In totale, sono 200.000 i risultati in esso inseriti di vendite all'asta di borse, articoli da viaggio e orologi di lusso negli ultimi dieci anni (dato aggiornato di continuo), che offrono ad amatori e appassionati un punto di riferimento sul valore degli oggetti di lusso con una “seconda vita”.

Così, fra il 2006 e il 2012 la borsa “Kelly” firmata Hermès ha visto crescere il suo prezzo di ri-vendita del 120%, andando quindi a rappresentare il 23,32% del volume delle vendite di borse Hermès nel corso di aste (il 39,15% in valore).

Collector Square, la cui commissione è del 25%, propone della pelletteria, degli orologi e, da poco tempo, della gioielleria.

Sarah Ahssen (Versione italiana di Gianluca Bolelli)