2 feb 2015
Coach : l'utile netto crolla del 38,3% nel 2° trimestre
2 feb 2015
Coach deve registrare una nuova contrazione nel secondo trimestre dell'esercizio 2014/2015, chiuso il 27 dicembre 2014. In pieno riposizionamento, il marchio statunitense di pelletteria ha visto crollare di un -38,3% il proprio utile netto, a 183,5 milioni di dollari (162 milioni di euro), mentre il suo fatturato cala (-14%) per il sesto trimestre consecutivo, a 1,22 miliardi di dollari (1,07 miliardi di euro), un ribasso che diventa del -12% a tassi di cambio costanti, indica lo stesso gruppo in un comunicato.
"Il nostro piano di trasformazione prosegue, soprattutto grazie alla riuscita introduzione di un nuovo concept di negozio", sottolinea il CEO Victor Luis in un comunicato, sottolineando l'impatto del rafforzamento del dollaro sui suoi risultati.
L’America del Nord rimane il mercato principale di Coach, con un fatturato pari a 785 milioni di dollari (691 milioni di euro). Tuttavia, su questo mercato, dove ha visto le proprie vendite calare ancora del 20% nel secondo trimestre e del 22% a perimetro comparabile (anche se in alcune categorie di borse, le vendite sono cresciute), il gruppo continua a perdere dei clienti, subendo in pieno la concorrenza di marchi più aggressivi come Michael Kors.
In questi ultimi anni, Coach ha dunque cercato di orientarsi maggiormente verso i mercati esteri. Nel secondo trimestre, il brand ha ottenuto un calo delle vendite internazionali dell'1% (+5% a perimetro costante), a 421 milioni di dollari (371 milioni di euro), trainate soprattutto dai buoni risultati ottenuti in Cina (+13%), mentre le sue vendite in Giappone sono calate del 7%. In Europa, le vendite hanno continuato a progredire a doppia cifra, indica il gruppo, senza fornire ulteriori dettagli al riguardo.
Coach si è anche impegnato in un profondo processo di trasformazione, allo scopo di riposizionare il marchio nel segmento del lusso, assumendo lo scorso anno Stuart Vevers come direttore creativo, e quindi l'esercizio fiscale in corso sembra annunciare ancora un periodo di transizione per il brand. Tanto più che il gruppo ha annunciato all'inizio dell'anno l'acquisto del calzaturiere di lusso Stuart Weitzman per 574 milioni di dollari (505 milioni di euro). Un'operazione che dovrebbe contribuire al suo riposizionamento nell'alto di gamma.
Arrivando al suo secondo anno di trasformazione, e in vista della riorganizzazione del gruppo con l'integrazione di Stuart Weitzman, Coach annuncia la razionalizzazione e il rafforzamento della propria divisione nordamericana, così come dei team della divisione marketing mondiale e digitale, con la promozione di due figure chiave.
André Cohen diventa presidente dell’America del Nord, di cui sarà responsabile a 360 gradi (vendita al dettaglio, retail management, merchandising e programmazione, marketing ed e-commerce). Francine Della Badia, fino ad ora responsabile del retail per questa stessa regione, lascerà invece l'azienda a partire da febbraio.
Dal canto suo, David Duplantis, che è già presidente del digitale mondiale e dell'esperienza cliente, estenderà il raggio d'azione delle proprie competenze diventando anche il responsabile del marketing mondiale e della “customer intelligence”.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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