Coach abbandona a sua volta le pellicce
Il marchio statunitense, di proprietà del gruppo Tapestry, ha annunciato martedì che smetterà di usare le pellicce nelle sue creazioni e prevede la loro completa scomparsa dal debutto della sua prossima collezione autunnale 2019.

“Da svariati anni, Coach si è impegnato a promuovere pratiche di sostenibilità con l’introduzione dei nostri obiettivi di responsabilità d’azienda nel 2015”, ha detto Joshua Schulman, presidente e CEO di Coach, in un comunicato stampa. “All’epoca abbiamo posto le basi per privilegiare le iniziative sociali ed ambientali. La decisione di andare verso una produzione fur-free è un passo davvero significativo per il marchio”.
Il brand newyorchese è dunque entrato a far parte della cerchia di marchi del settore della moda che hanno abbandonato l’uso della pelliccia nelle loro collezioni a seguito dell’aumento della pressione esercitata dai consumatori per favorire pratiche maggiormente etiche e sostenibili. Negli ultimi due mesi, anche Diane Von Furstenberg e Burberry hanno annunciato la loro decisione di rinunciare all’utilizzo delle pellicce. Pellicce che sono state completamente assenti dall’ultima edizione della Settimana della Moda di Londra.

Coach appartiene al portafoglio dei marchi di Tapestry, che comprende anche Kate Spade e Stuart Weitzman. Il gruppo può vantare di aver registrato un aumento del 31% del suo fatturato, a 5,9 miliardi di dollari, nell’anno fiscale 2018; una crescita trainata dalle vendite di borse del brand Kate Spade, mentre il marchio Coach è rimasto al di sotto delle stime degli analisti, crescendo solamente del 5%, a 1,10 miliardi di dollari.
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