12 ott 2021
CNMI firma Protocollo con il Ministero del Lavoro per sostenere la formazione del settore moda
12 ott 2021
Questa mattina, presso la sala delle conferenze di Palazzo Reale a Milano, il Presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana Carlo Capasa e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando hanno firmato il protocollo d’intesa “Il lavoro buono”, che ha come principale obiettivo di implementare “azioni condivise per sostenere processi di innovazione nel campo della formazione e del trasferimento delle competenze, in favore delle lavoratrici, dei lavoratori e delle imprese del settore della moda, volte a migliorare la capacità produttiva delle aziende”.
“Il comparto italiano del fashion è composto da oltre 67 mila imprese che occupano circa 600mila lavoratori, a cui si aggiungono altri 600 mila dipedenti nel terziario”, ha ricordato il Ministro Orlando. “Molte di queste risorse cominciano ad avere un’età avanzata e tra qualche anno assisteremo a un importante cambio generazionale. Inoltre, l’intera industria manifatturiera, di cui la moda rappresenta una parte significativa, ha avviato ormai da qualche anno un processo di innovazione tecnologica che richiede risorse constantemente formate e aggiornate. Per questo motivo, nell’ambito del Protocollo firmato oggi creeremo anche un tavolo di lavoro permanente, coinvolgendo anche gli enti regionali, che abbia la capacità di ‘fotografare’ periodicamente lo stato dell’arte dell’industria, in modo da costruire dei programmi su misura per I diversi territori e le differenti filiere e di farlo in tempi rapidi, adeguandosi così alle esigenze di un settore che cambia molto rapidamente. I lavoratori saranno chiamati non solo ad aggiornare le loro competenze, ma anche ad esplorare nuovi ambiti di azione, supportati dai programmi pubblici di qualificazione del comparto”.
“Il nostro è un settore che nel 2019 ha realizzato un giro d’affari di 100 miliardi di euro, la seconda industria del Paese. I grandi brand sono uno dei driver principali per far conoscere il made in Italy nel mondo; solo i primi 16 brand della nostra Associazione rappresentano il 32% del fatturato totale dell’Industria della moda italiana. Ricordiamo anche che l’Italia realizza più del 70% della produzione mondiale dell’alto di gamma; siamo primi in Europa con il 46%, secondi sono i tedeschi con l’11%. Il fashion è però anche uno dei comparti più duramente colpiti dalla pandemia, con una perdita di fatturato superiore al 20% lo scorso anno”, ha aggiunto Capasa. “La firma del Protocollo di Intesa con il Ministero ci rende particolarmente felici perchè si tratta di un riconoscimento importante del Sistema moda italiano come filiera strategica per il rilancio del nostro Paese e siamo pronti a mettere a disposizione le nostre competenze e il nostro know how”.
Tra i punti fondamentali del Protocollo, il trasferimento di conoscenza e di competenze fra chi esce dall’azienda per raggiunti limiti di età e i giovani nuovi assunti. Nei prossimi 5 anni il settore avrà bisogno di 40 mila professionisti formati su nuove competenze digitali: l’accordo prevede l’avvio di programmi regionali, anche attingendo agli strumenti e alle risorse previste dal PNRR, al fine di favorire percorsi virtuosi di trasferimento delle competenze e di riqualificazione degli addetti, volti al mantenimento dei livelli occupazionali nelle aziende. Verranno inoltre promossi programmi di formazione professionale nelle aziende tutelando il diritto del lavoratore ad una formazione continua. Il tavolo di lavoro costituito nell’ambito del Protocollo monitorerà e rendiconterà con cadenza annuale i risultati prodotti dagli interventi realizzati.
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