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Pubblicato il
17 nov 2022
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Clerici Tessuto: 100 anni festeggiati con sensibilità sostenibile, crescita dei ricavi e una capsule

Pubblicato il
17 nov 2022

Clerici Tessuto diventa centenaria. L’azienda tessile lombarda ha presentato alla fiera MarediModa, appena conclusasi a Cannes (dove ha ricevuto una targa per i 100 anni d’attività) la nuova collezione Beach and Body - Progetto Estate 2024, che si caratterizza per il costante abbinamento tra beachwear e resortwear e per una grande attenzione all’utilizzo di tessuti sostenibili. La linea è stata come sempre disegnata dalla direttrice creativa Elisabetta Solano, attiva in azienda da quando Clerici ha cominciato ad occuparsi anche di tessuti per le collezioni da resort. “In questa stagione sono partita dai tessuti navetta per i fuori acqua – sete, sete-viscosa, martellati, rasi di sete o viscosa, crêpe de chine in seta o viscosa, con l’80% della collezione realizzata su basi sostenibili”, dice la designer.

Floreale folk su garza jacquard di cotone bio certificato GOTS - Clerici Tessuto


“Solitamente io parto disegnando i tessuti per l’abbigliamento, che compongono l’80% di quest’ultima collezione. Un fatto inevitabile, direi, in un’azienda che ha una storia centenaria nata nell’abbigliamento. Per questo ci differenziamo un po’ dal mondo del beachwear: perché creiamo tessuti navetta”, precisa Elisabetta Solano. “In seguito realizzo il costume da bagno abbinato, per tutti i disegni, così il cliente trova già una linea coordinata. In questa linea per l’Estate 2024 abbiamo anche creato dei motivi etnici, con i quali abbiamo realizzato alcune borse. C’è anche una divisione accessori, ma in particolare realizziamo caftani e altri capi di resortwear con costumi abbinati”.
 
La linea si compone di 100 stampe. Per il momento ne sono state lanciate 80, ma in occasione del salone Milano Unica del prossimo febbraio verranno presentate le altre 20, interamente sostenibili, a simboleggiare ancora una volta i 100 della società.

“Per la parte dei costumi da bagno abbiamo la certificazione GRS (Global Recycle Standard), per quella della produzione di resortwear abbiamo cotoni (come mussole e garze di cotone jacquard) o sete biologiche GOTS (Global Organic Textile Standard) e per la viscosa la certificazione FSC, che si occupa di avere una ripiantumazione delle piante abbattute per ottenere la cellulosa”, spiega Daniele Colombo, responsabile della divisione Beach & Body di Clerici Tessuto, azienda attentissima alla sostenibilità per l’ecosistema.“Presentiamo anche disegnature etniche su tele di lino che sono certificate European Flax, a testimoniare che il lino viene coltivato solo in Europa occidentale (nord della Francia, Belgio e Olanda) con uso di acqua pari a zero. Le fibre naturali stanno tornando”, sostiene.

Daniele Colombo, responsabile divisione Beach & Body di Clerici Tessuto, con la designer Elisabetta Solano allo stand dell'ultimo MarediModa a Cannes - G.B. - FashionNetwork.com


L’azienda tessile con sede a Grandate (CO), con una produzione dedicata all’abbigliamento, agli accessori e all’arredamento, in particolare di lusso, controlla una completa micro filiera tessile che copre l'intero ciclo di nobilitazione della seta e di altre fibre naturali. Con una produzione annuale di circa 3 milioni di metri di tessuto, Clerici Tessuto si serve di un imponente complesso industriale di oltre 10.000 mq. e si avvale di una rete vendita che raggiunge 2.500 clienti in 70 nazioni.
 
Oltre 54 milioni di euro di ricavi totali nel 2021, con un 58% di export; più di 500 clienti; 82% di spesa verso fornitori del distretto comasco; 6 certificazioni di prodotto, 96% di valore distribuito; più di un milione di metri di tessuti acquistati sostenibili; 99% di rifiuti generati non pericolosi; 290 dipendenti, il 99% dei quali a tempo indeterminato, con un 50% di formazione erogata in più rispetto al 2020, sono i dati più salienti dell’attività dell’azienda comasca.
 
“Nel 1° semestre 2022, la nostra divisione Beach & Body ha visto crescere il fatturato di un ulteriore 40%, e come raccolta ordini siamo al 60%. Mi aspetto però un trend in calo negli ultimi mesi dell’esercizio, anche perché molti clienti quest’anno hanno anticipato gli ordini di qualche mese per il timore della carenza di greggi, un problema che tutti hanno avuto negli ultimi anni”, precisa Daniele Colombo. “Comunque dovremmo chiudere il 2022 con un fatturato divisionale in crescita del 30%. Come Clerici Tessuto, il 1° semestre era in linea con il 2019, che fu esercizio record per l’azienda. Tuttavia, con il rallentamento generale del business dovuto alle turbolenze energetiche e geopolitiche, non siamo più sicuri di pareggiare il 2019. Questo sarà comunque un buon anno”.

Microfibra poliestere elasticizzata certificata GRS stampata con fantasia geometrica per bikini - Clerici Tessuto


Secondo Colombo, nelle scelte dei clienti non c’è più quella distinzione netta tra beachwear e vestiti estivi, tra abbigliamento per la vacanza, per un evento o il resortwear. “Nella nostra divisione stiamo beneficiando di questa dinamica, e del fatto che nel ‘post fase acuta del Covid’ le persone hanno voglia di vacanze e divertimento, e di conseguenza spendono, se possono permetterselo, per comprarsi un capo in più”, afferma il dirigente.
 
Tornando alla collezione per l’Estate 2024 Beach and Body, la linea presenta geometrie d’impatto non solo sulle mussole, ma anche sul cotone jacquard. “Un jacquard di cotone biologico tessuto in Italia sovrastampato non si vede spesso nelle collezioni bagno sul mercato”, tiene a sottolineare Colombo. In più, ecco apparire originali foulard dall’estetica vintage stampati su crêpe de chine di viscosa certificato FSC con tratti morbidi e colori organici, ravvivati da raggi luminosi in tonalità vivide.
 
In un gioco di contrasti e abbinamenti la collezioni spazia da cromie naturali dal sapore romantico che si combinano con pastelli polverosi e lancè quasi fluo, a pattern floreali micro che incontrano tie-dye di tendenza e disegni astratti stampati su chiffon di seta e voile di cotone biologico, fino alle calde tonalità della terra, che vengono proposte su bikini geometrici dai colori a contrasto con microfibre riciclate.

Grafismi tropicali su popeline con coloriture sofisticate - Clerici Tessuto


Tra le nuove proposte cromatiche, palette seducenti e varianti sature - dal bordeaux al marrone al viola - che colorano vivaci pattern ispirati agli anni ‘70 stampati su raso di seta biologico o su microfibre, anch’esse riciclate e certificate GRS, e una selezione di tessuti ispirati al mondo dell’arredamento e dei wallcovering, con fantasie tropicali dipinte a mano e stampate su mischie di seta/cotone.
 
Sempre per celebrare i cent’anni dalla fondazione, Clerici Tessuto ha poi presentato una capsule di 20 tessuti che racchiudono il suo know-how reinterpretato con attitudine contemporanea. Spiccano 5 chinè che si caratterizzano per i vivaci disegni di ispirazione naturalistica - come fiori e alberi - declinati “fuori misura”, con un effetto al limite tra il figurativo e l’astratto; 4 velluti, che presentano nuovamente illustrazioni di scene naturali fuori scala, rese con lavorazioni che richiedono virtuosismi tecnici; e 6 jacquard, valorizzati su particolari reti metalliche sulle quali vengono realizzati disegni materici ricchi di dettagli. 
 
Inoltre è stato sviluppato per l’occasione un innovativo “tessuto non tessuto” ottenuto da filamenti di seta riciclata che vengono compressi e accoppiati con laminature in poliuretano, ottenendo un originale effetto lucido e una superficie estremamente performante. Il tessuto viene presentato in due declinazioni con disegni floreali dalle palette cromatiche vivaci. Un tessuto in duchesse di seta jacquard riproduce poi sulla sua superficie le illustrazioni degli attrezzi storici utilizzati nella tessitura, ripresi dall’archivio dell’azienda. 

Grafismi etnici stampati su raso di seta-cotone martellato - Clerici Tessuto


A completare la capsule due tessuti che si pongono come simbolico ringraziamento a tutte le maestranze che fanno e hanno fatto parte della storia di Clerici Tessuto. Sono delle mani, in bianco e nero e rese con un effetto chiaroscurale, ad essere stampate con una innovativa tecnica su un tessuto Mirelle, prodotto iconico dell’azienda, e su organza di seta.
 
Non pago, Clerici Tessuto ha inoltre presentato il suo primo bilancio di sostenibilità con i risultati ottenuti nel 2021.“La situazione pandemica ha accentuato il focus sulle tematiche di sicurezza e cura del capitale umano che sosteniamo con iniziative specifiche, collaborazioni con enti locali e istituti di formazione, tirocini e progetti di alternanza scuola-lavoro”, ha ricordato in una nota Stefano Bernasconi, CEO di Clerici Tessuto.
 
Così, nel corso del 2021 l’azienda ha completato la sua già vasta gamma di certificazioni con la European Flax, proseguendo poi la collaborazione con Parley for the Oceans, con un accordo per produrre tessuti di lusso utilizzando un filato di poliestere certificato GRS (Global Recycled Standard) realizzato con rifiuti di plastica marina raccolti su spiagge, isole e comunità costiere. Inoltre ha comprato più tessuti certificati - passando dal 12% nel 2020 al 31% del 2021. A dimostrazione di questa tendenza, la percentuale di fatturato del gruppo relativa a tessuti certificati ha registrato un +21% nel 2021, con un incremento di 12 punti percentuali rispetto al 2020, tendenza ancora più accentuata nell’anno in corso.

Alcuni tessuti della capsule per il centenario - Clerici Tessuto


Sul fronte dell’innovazione del prodotto, Clerici Tessuto, in collaborazione con società specializzate, ha declinato un'innovativa laminazione con membrane di grafene ai tessuti per la moda ed il lusso con alte prestazioni tecniche. In più ha ulteriormente sviluppato l’utilizzo di poliestere rigenerato per l’outdoor. In azienda è aumentata l’attenzione allo spreco d’acqua: un esempio sono i macchinari all’avanguardia in stamperia e le macchine di lavaggio dei tessuti di ultima generazione, dotate di sistemi di recupero d'acqua interni.

A livello di gestione dei rifiuti, Clerici qualifica la quasi totalità dei propri rifiuti (99%) come non pericolosi, rispetto a rifiuti prodotti per circa 192 tonnellate nel 2021, in riduzione del 35% rispetto a quelli del 2020. Infine ha intrapreso alcune iniziative di economia circolare extra-settoriale: l’azienda recupera parte degli scarti di processo per consegnarli a unità esterne che riutilizzano tali materiali in altre produzioni, ad esempio sedili delle autovetture. Inoltre, Clerici Tessuto si impegna a dare una seconda vita alle eccedenze di produzione e ai prodotti finiti di seconda scelta, ricondizionandoli e collocandoli nel punto vendita di proprietà con l'autorizzazione del cliente, oppure individuando soluzioni per generare un nuovo filato riciclato. In aggiunta a questo, con una selezione di clienti e influencer, Clerici Tessuto si è adoperata in attività di upcycling, agevolando da qualche anno il recupero di tessuti greggi obsoleti ed il loro riutilizzo in collezioni di abbigliamento.

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