×
1 166
Fashion Jobs
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Internal Audit Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
CONFIDENZIALE
Export Manager Abbigliamento Uomo/Donna
Tempo Indeterminato · MILANO
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga Tecnico/a Industrializzazione Calzature
Tempo Indeterminato ·
CONFIDENZIALE
Retail Area Manager Lombardia e Piemonte
Tempo Indeterminato · MILANO
MANTERO SETA
Industrializzatore
Tempo Indeterminato · GRANDATE
SWAROVSKI
District Manager - Central Italy
Tempo Indeterminato · ROMA
MIROGLIO FASHION SRL
Buyer
Tempo Indeterminato · ALBA
CONFIDENZIALE
District Manager
Tempo Indeterminato · ROMA
ALEXANDER MCQUEEN ITALIA
Alexander Mcqueen Stock Controller
Tempo Indeterminato · REGGELLO
FRATELLI ROSSETTI SPA
Junior Buyer
Tempo Indeterminato · PARABIAGO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
CRM Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Legal Counsel
Tempo Indeterminato · MILANO
DIESEL
Global Collection Merchandising Manager Shoes, Bags And Small Leather Goods
Tempo Indeterminato · BREGANZE
ALEGRI TRADE
Impiegato Ufficio Vendite
Tempo Indeterminato · PRATO
PAGE PERSONNEL ITALIA
Junior Sales Manager Lombardia - Settore Gioielli
Tempo Indeterminato ·
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior Credit Specialist e Controller
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Product Compliance Specialist
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Responsabile Prototipia e Industrializzazione Abbigliamento Donna
Tempo Indeterminato · VICENZA
DR. MARTENS
Sales Supervisor - Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
PAGE PERSONNEL ITALIA
Export Manager - Luxury
Tempo Indeterminato ·
CONFIDENZIALE
Area Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
E-Commerce Buying Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
Pubblicato il
27 ott 2021
Tempo di lettura
2 minuti
Condividi
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Clicca qui per stampare
Dimensione del testo
aA+ aA-

Claudio Marenzi (Herno): “Ridurre la marginalità per allargare l'offerta green”

Pubblicato il
27 ott 2021

Negli ultimi anni i player della moda si sono mobilitati con forza per rispondere al problema dell’inquinamento del pianeta. E nonostante i progressi a livello comunicativo, il settore fatica a trovare il bandolo della matassa sul fronte dei costi. “Se a parità di prodotto, quello green ha un prezzo superiore del 30%, allora nessuno lo comprerà”, osserva il numero uno di Herno, Claudio Marenzi, nel panel sulla sostenibilità del Milano Fashion Global Summit.

Claudio Marenzi, patron di Herno


“Siamo sotto i riflettori perché la moda è considerata la seconda industria più inquinante e negli ultimi anni c’è stata una corsa per rispondere al consumatore sul tema. Sulla coolness della sostenibilità è stato fatto tanto, ma dobbiamo ancora lavorare sul fronte industriale”, spiega Marenzi.
 
“La sostenibilità ha un costo di investimenti per nuove tecnologie, nuovi materiali e processi produttivi, che non possono essere scaricati sul consumatore finale, ma devono essere spalmati su tutta la filiera per evitare l’effetto bio-food, frenato per i costi eccessivi”, prosegue l’imprenditore piemontese. “Le aziende devono affrontare il nodo del giusto guadagno e ragionare su marginalità ridotte per ottenere una maggiore disponibilità e un allargamento di prodotti sostenibili”.

Prima del marketing, “la sostenibilità dovrebbe essere un percorso da intraprendere in senso industriale, legato alla chimica e alla possibilità di avere filati e tessuti riciclabili e biodegradabili. Il monte della filiera l’ha approcciato almeno sei anni fa e oggi l’Italia è il Paese più avanzato in termini di best practice”.
 
Nel 2010 Marenzi ha reso i siti produttivi della sua Herno a impatto zero. “Consumiamo l’energia che produciamo e mappiamo i capi sul territorio. Ma sono stati investimenti di 'sano egoismo'. Manca ancora un modo univoco di definire se un’azienda sia o meno sostenibile. Si deve lavorare di più sull’uniformazione delle certificazioni. In Europa abbiamo molte regole stringenti in tema di sostenibilità mentre in altre aree del mondo, per esempio in Asia, manca questa rigidità. E serve reciprocità perché siamo produttori ma anche ricettori dei prodotti asiatici e viceversa. Il messaggio del prodotto sostenibile che costa molto poco va combattuto”, conclude Marenzi. 

Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.