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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
3 nov 2022
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Clarks si riprende, con vendite in crescita nel Regno Unito, in Europa e negli USA

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
3 nov 2022

L'ultimo anno finanziario è stato un periodo di “ripresa e riposizionamento” per il marchio britannico di scarpe Clarks, che sta rilanciando l’attività con nuovi proprietari e torna a generare profitti dopo le perdite dell'esercizio precedente.

Clarks Originals


Il gruppo C&J Clark (No1) Limited ha appena archiviato i conti delle 52 settimane che sono terminate il 30 gennaio, annunciando che il suo fatturato continua a crescere, nonostante gli effetti ancora attuali della pandemia, che ne stanno ancora ostacolando l’attività, in particolare nella catena d’approvvigionamento globale.

Clarks ha registrato un fatturato di 920,3 milioni di sterline (1,05 miliardi di euro), una cifra molto migliore rispetto ai 775 milioni di sterline (888 milioni di euro) dell'esercizio precedente, oltre a un “significativo ritorno” alla redditività, con un utile prima di interessi e tasse di 59,6 milioni sterline (68,37 milioni di euro), contro la perdita di 162,6 milioni di sterline (186,53 milioni di euro) dell'anno precedente. L'utile netto ha raggiunto i 55,4 milioni di sterline (63,55 milioni di euro), in aumento rispetto alla perdita di 180,2 milioni di sterline (206,72 milioni di euro) ottenuta nell'esercizio precedente.

Il produttore di calzature deve questi risultati all'aumento del fatturato, al miglioramento dei margini grazie alla riduzione degli sconti, a un benefico cambiamento del livello di mix tra prodotti e canali, nonché alla riduzione delle spese generali e di quelle straordinarie.
 
L'investimento della società madre LionRock è stato completato nel febbraio 2021, portandola a diventare l'azionista di maggioranza della società con il 51% delle azioni. In più l’operazione ha fornito al marchio una liquidità aggiuntiva di 100 milioni di sterline (114,62 milioni di euro).

Un esame più dettagliato dei risultati dell'anno rivela che il mercato delle Americhe e quello di Regno Unito e Repubblica d'Irlanda hanno registrato una ripresa costante con una domanda crescente da parte dei consumatori, mostrando il recupero più significativo nei canali di distribuzione diretta.

Infatti, le vendite nel Regno Unito e in Irlanda sono aumentate del 20,6% a tassi di cambio costanti, mentre i grandi marchi si riprendevano dalle ripercussioni dei vari lockdown. Tuttavia, il traffico nei negozi rimane un problema notevole, vista la cautela mostrata dai consumatori.

Nelle Americhe le vendite di Clarks sono cresciute del 32,3% a valuta costante, con una buona performance nel wholesale, negli outlet store e nei negozi a prezzo pieno e un significativo aumento della domanda dei consumatori.

Nell'area EMEA, le vendite sono aumentate del 16,4%, nonostante un contesto commerciale difficile in alcune regioni, in particolare nel primo semestre, a causa dei confinamenti locali.

All’insegna della variabilità, invece, le performance in Asia-Pacifico, con un risultato complessivamente positivo del 4,1% di ricavi in più. La Grande Cina ha risentito del generale calo dell'e-commerce nella seconda metà dell'anno, mentre anche i mercati di India e Sud-Est asiatico sono stati colpiti dalle nuove varianti del Covid.

L'obiettivo ora è di tornare alle entrate pre-pandemia entro i prossimi tre anni, sotto la guida del nuovo CEO Jonathan Ram, che è entrato a far parte dell'azienda in aprile.

Il marchio ha affermato che sta continuando nella ripresa post-pandemia, nonostante le possibili ricadute delle ulteriori pressioni inflazionistiche legate alla guerra in Ucraina sulla domanda dei consumatori e sui costi globali. Tuttavia, la situazione è attentamente monitorata e si stanno prendendo in considerazione misure di attenuazione.

Clarks rimane comunque fiducioso per la sua strategia complessiva, basata su cinque pilastri.

Innanzitutto il programma dell’azienda fondata nel 1825 nel Somerset è puntare sul mercato cinese, che attualmente rappresenta meno del 10% del fatturato, mentre ai suoi concorrenti genera entrate in una fascia compresa tra il 20% e il 30%.

Il gruppo ha anche aggiunto che riabilitare il marchio, la domanda e la sua desiderabilità nel proprio mercato interno del Regno Unito è “essenziale per la realizzazione della sua missione”. Un obiettivo che intende raggiungere migliorando l'ambiente dei negozi, l'evoluzione dei prodotti e il marketing, per attrarre nuovi clienti e recuperare quelli che aveva perso.

Clarks mira inoltre a rafforzare la propria posizione nel mercato americano riequilibrando l'offerta di prodotti e categorie, puntando a nuove attività su tutti i canali e potenziando la propria offerta digitale.

Il quarto pilastro consiste nel rivitalizzare il marchio e le sue proposte. Il quinto guarda all’accelerare la penetrazione del digitale nel suo insieme in modo che raggiunga una percentuale maggiore del fatturato globale del brand. Come suggeriscono questi altri vettori di crescita, l'attenzione dell’azienda si concentrerà sui mercati chiave del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Cina.

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