Clarks si affida a McKinsey & Co per trasformare il brand
Il colosso delle calzature Clarks, in difficoltà, sta esaminando varie opzioni e ha chiesto ai consulenti di McKinsey & Co di condurre una revisione del business. Il risultato potrebbe comportare la chiusura di negozi e la perdita di posti di lavoro.

Clarks, che possiede 553 negozi tra Regno Unito e Irlanda e una forza lavoro di circa 12.000 persone, ha anche assunto un responsabile finanziario ad interim, Philip de Klerk (ex CEO del produttore di materiali Low & Bonar). L'attuale direttore finanziario del brand, Paul Kenyon, sta per assumere un nuovo ruolo al di fuori del settore moda.
La notizia è stata divulgata nel weekend dal Sunday Times, che ha aggiunto che McKinsey sta aiutando il CEO Giorgio Presca “a trasformare il brand” e che la società ha definito l’esperienza di Klerk “incalcolabile”.
La notizia del coinvolgimento di McKinsey è arrivata dopo che Clarks ha registrato una perdita netta di 82,9 milioni di sterline (circa 97 milioni di euro) nell’ultimo anno e un colpo di 50 milioni di sterline (58,6 milioni di euro) a causa del valore ridotto dei suoi negozi negli Stati Uniti e nel Regno Unito, definiti da Clarks "un vero freno per le prestazioni aziendali".
La società, che ha quasi 100 anni ed è ancora controllata dai discendenti dei suoi fondatori, ha dichiarato all’inizio del mese di essere sotto un “significativo stress” e di stare pianificando “importanti” chiusure di negozi.
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