Cina: esportazioni di abbigliamento in crescita del 17% tra gennaio e agosto
Il settore cinese dell'abbigliamento ha raggiunto un fatturato di 950,4 miliardi di yuan (circa 137 miliardi di euro) nei primi otto mesi di quest'anno. I dati ufficiali mostrano una crescita del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, secondo i dati del ministero cinese dell'Industria e dell'Information Technology.

Per quanto riguarda gli utili generati dal settore, che comprende 13.117 produttori di abbigliamento, i profitti cumulati dalle aziende sarebbero aumentati del 3,4% rispetto ai primi otto mesi del 2021, attestandosi a 43,6 miliardi di yuan (circa 44,9 miliardi euro).
Anche le esportazioni globali di abbigliamento dal Regno di Mezzo hanno registrato una crescita costante durante il periodo, raggiungendo i 107 miliardi di euro nel periodo gennaio-agosto 2022, con un aumento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2021, secondo il ministero.
Cifre incoraggianti per il settore tessile cinese e per i suoi clienti esteri, che seguono con attenzione l'evoluzione dei dati Covid-19, visto che Pechino rimane ferma sulla sua politica "Zero-Covid" che può generare lockdown alla minima allerta. Dei lockdown che la scorsa primavera hanno minato ancora la produzione e il trasporto marittimo nell'est e nel sud del Paese.
Una situazione che non è priva di effetti sulle grandi fiere del tessile e dell'abbigliamento in Cina. Dopo aver rinunciato a tenere le loro edizioni autunnali a Shanghai dal 21 e 23 ottobre, pochi giorni fa Chic e Intertextile hanno ufficializzato la cancellazione delle loro edizioni di Shenzhen, in programma dal 2 al 4 novembre, a fronte di una recrudescenza locale della pandemia. I due appuntamenti pensano ora a Shanghai nel mese di marzo.
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