9 gen 2019
Ciesse Piumini punta su brand awareness ed espansione estera
9 gen 2019
Ciesse Piumini, lo storico brand fondato nel 1976 Silvano Cinelli, ha avviato circa due anni fa, in seguito all’acquisizione del 70% del marchio (passato nel 2011 alla Sport Fashion Service S.r.l., proprietaria di West Scout) da parte dell’imprenditore Franco Stocchi, una strategia di crescita basata principalmente su due asset: brand awareness ed espansione estera.
“L’azienda ha sempre lavorato molto sul prodotto e sulla qualità, conquistando importanti quote di mercato”, ha spiegato a FashionNetwork.com Giovanni Rossi, che nel 2017 ha seguito come advisor l’acquisizione di Ciesse Piumini da pare di Stocchi, per poi diventarne Direttore Generale. “Ora è il momento di lavorare sul brand: stiamo facendo investimenti importanti, come il ritorno a Pitti Uomo dopo 10 anni, ma anche in ambito digital e social network”.
Una delle principali iniziative di Ciesse Piumini per rafforzare la propria brand awareness è la capsule collection Generation 80’, lanciata proprio in occasione di Pitti Uomo 95 e ispirata agli iconici modelli del brand nati negli anni ’80 e diventati dei best seller. Si tratta di 15 capi uomo e donna, oltre ad alcuni modelli bambino che saranno presentati durante Pitti Bimbo, che reinterpretano i grandi classi del marchio, come il Dakota, in chiave contemporanea e fashion.
“Con questa capsule vogliamo alzare il posizionamento di Ciesse Piumini, con l’obiettivo di offrire una proposta di livello più alto ad alcuni nostri clienti selezionati e di entrare in nuovi negozi di fascia alta”, ha spiegato Rossi. “In linea con le ultime tendenze della moda, il fitting propone volumi ampi e comodi, ma moderni, e i materiali coniugano il cotone a tessuti tecnici come il lacquer. La fascia di prezzo al pubblico è più elevata della collezione tradizionale, e spazia dai 400 ai 700 euro. Durante il primo giorno di Pitti abbiamo già avuto feedback positivi sia dall’Italia che da Paesi come Francia, Belgio, Olanda e Nord Europa”.
L’altro aspetto su cui Ciesse Piumini intende puntare per crescere è lo sviluppo dei mercati internazionali, che oggi pesano solo per il 10% del fatturato totale: “Finora non eravamo strutturati per affrontare l’estero, nell’ultimo anno e mezzo abbiamo rafforzato la struttura di vendita e la supply chain”, prosegue Rossi. “Ci focalizzeremo in particolare sull’Europa, aprendo mercati nuovi come Benelux, Germania e Austria, e su Giappone e Corea per quanto riguarda l’Asia. In un secondo momento, dalla prossima stagione invernale, approcceremo Stati Uniti e Canada”.
Ciesse Piumini, che nel 2018 ha realizzato un fatturato di 25 milioni di euro, punta a raggiungere i 40 milioni nel 2020. Per quanto riguarda l’adulto, uomo e donna, (“cresciuta molto nelle ultime stagioni”, ha precisato il manager), si suddividono equamente il fatturato totale, mentre il bambino rappresenta circa il 10% del giro d’affari totale. “Fino a fine 2018, la linea bimbi era gestita in licenza; ora l’abbiamo riportata in house, creando una struttura interna dedicata”, ha spiegato Rossi.
Il brand è presente in circa 700 negozi multimarca in Italia e per il momento non vede come una priorità l’apertura di store monobrand, anche se “Probabilmente nel 2020 valuteremo l’inaugurazione di un flagship”, ha anticipato il manager. “Sul fronte e-commerce, abbiamo recentemente creato un nuovo shop online in partnership con Triboo Digitale, su cui punteremo molto in futuro; per il momento ci vogliamo concentrare di più sulla comunicazione online e sui social”.
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