Chromavis lancia Atelier, nuovo modello di business “ready to go” per la cosmesi

Di

Laura Galbiati

Pubblicato il
11 feb 2021

Chromavis, società specializzata nello sviluppo e nella produzione di make up per conto di terzi, parte del gruppo francese Fareva, ha annunciato un’importante novità ad ampliamento della propria offerta: Atelier, un laboratorio all’interno dell’azienda dedicato alla creazione di prodotti anche in piccoli quantitativi e in tempi molto ridotti.

“Atelier è una sorta di ‘boutique sartoriale’ del make up, un luogo esclusivo in Chromavis dove il cliente può creare e personalizzare il prodotto in piccoli quantitativi e in tempi velocissimi con obiettivi di eccezionale velocità di immissione sul mercato o di rapida esecuzione di market test”, spiega l’azienda nel comunicato stampa diramato.
 
Il cliente di Atelier, che si rivolge a digital brand, celebrities, indie brand, global brand e retailer, ha a sua disposizione uno spazio produttivo dedicato all’interno di Chromavis e un servizio personalizzato che lo segue passo a passo nel percorso creativo di una linea di make up, portandola sul mercato nell’arco di circa tre settimane. A causa delle restrizioni imposte dal Covid, l’azienda ha avviato il progetto anche in modalità digital e da remoto.

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Oltre ai prodotti, che comprendono un vasto assortimento di formule, Chromavis propone anche un’offerta di packaging personalizzabile grazie al supporto di un graphic designer.
 
Con un fatturato 2019 di 1,81 miliardi di euro, l’azienda francese Fareva, fondata e al 100% posseduta dall’imprenditore Bernard Fraisse (padre del CEO di Chromavis), che opera nel campo della cosmetica, del make up, della farmaceutica e dell’homecare, conta 39 siti produttivi nel mondo e 12.000 dipendenti.
 
Chromavis, fiore all’occhiello del gruppo nel settore del make-up, lavora con il 95% dei brand presenti nel mercato cosmetico globale, vanta quasi 800 dipendenti, conta circa 340 clienti in tutti i segmenti e oltre 150 milioni di pezzi venduti in più di 75 nazioni. Il suo giro d’affari 2019 si è attestato a circa 135 milioni di euro ed è stato realizzato per il 50% in Europa, 40% negli Stati Uniti e 10% in Asia e America Latina.