Christian Dior: una danza alla musica dei vestiti
È dura dover dire questo ai propri amici a Londra, Milano e New York, ma già dopo un solo show a Parigi, tra l’altro dotato di un set messo in scena in modo particolarmente brillante da Christian Dior, sembrava che la qualità e la moda avessero cambiato marcia.

Ispirato alle grandi danzatrici di oggi e del passato (come Isadora Duncan o Pina Bausch), lo show era incentrato su una performance di danza trascinante e diabolica della compagnia della coreografa israeliana Sharon Eyel.
Con alla base la musica techno del DJ Ori Lichtik, i ballerini giravano, ruotavano e gesticolavano con abbandono, mentre il cast sfilava in maniera quasi solenne.
In effetti la danza spesso distraeva l'attenzione dai vestiti; un po’ un peccato, perché questa è stata la più forte dichiarazione di moda che Maria Grazia Chiuri ha realizzato finora per Dior.
La stilista ha rielaborato molte delle sue preferenze – vestiti da dea greca; abbondanti “Bar Jacket”; abiti da sera semi-trasparenti e gonne ampie.
Tuttavia, la Chiuri è riuscita a portare tutto verso territori nuovicon motivi caleidoscopici; pattern con petali di fiori infangati e colori ondulati sbiaditi. In più, le sue “Bar” superleggere sembravano dei must da avere assolutamente.
Un altro segno della sua crescente statura stilistica è stato rappresentato dalla gonna interamente a rete sopra i leggings, idea che ha inventato lei, e che era evidente in molti show di Milano e New York. Oltre a tutta una serie di borse indossate a tracolla, in stile bandolero, che saranno sicure vincitrici al registratore di cassa.

“Eh, oui, ca c’était beau!” (“Oh, sì, è stato bellissimo!”), ha esclamato Bernard Arnault, il presidente di LVMH, che possiede Dior, nel backstage, mentre la moglie e due dei suoi figli posavano per le foto con Maria Grazia Chiuri.
Inoltre, dopo diversi show di moda femminista visti da Dior, che hanno colpito ai tempi della predicazione politica, è stato bello vedere stavolta una pura affermazione artistica sul movimento e sul potere liberatorio della danza.
"L’esperienza della danza, la sua verità più intima, il fatto che rimanga un mezzo di espressione universale... sono tutti fattori che hanno stimolato la mia immaginazione”, ha dichiarato la Chiuri.
L’italiana ha cominciato questo lunedì con più voci sul fatto che il suo mandato da Dior potrebbe presto concludersi. Ma dopo questo show coraggioso e spesso stupendo, molti lasciavano la gigantesca tenda della sfilata nell'ippodromo di Longchamp affermando che qualsiasi lettera di licenziamento già preparata era assolutamente da strappare. È stato davvero un bello spettacolo.
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