30 gen 2016
Chloé prende posizione sul calendario delle pre-collezioni
30 gen 2016
Negli ultimi mesi infuria il dibattito circa il ruolo della sfilate e la legittimità della loro presenza nel calendario delle Fashion Week nell'era 2.0. Il ritardo di sei mesi fra la presentazione delle nuove collezioni, con il suo flusso di immagini sempre più amplificato in diretta sul Web, e la reale disponibilità dei prodotti in negozio, è considerata sempre più anacronistica dai consumatori, spingendo l'industria del lusso ad interrogarsi sulla questione. Tra le aziende di moda, Chloé è una delle prime a prendere una posizione radicale.
Il marchio del gruppo del lusso Richemont ha infatti annunciato che, a partire dalla pre-collezione autunno-inverno 2016/17, non renderà più pubbliche le immagini di questa linea prima del suo effettivo arrivo sul mercato. Giornalisti, blogger e reti sociali avranno accesso alle foto solo su richiesta e nel momento in cui la pre-collezione arriverà fisicamente nei negozi a livello mondiale. Dunque, per la pre-collezione dell'inverno 2016 non prima dell'1 maggio.
Una decisione coraggiosa e rivoluzionaria o un salto all'indietro? In un'epoca in cui tutti gli stilisti comunicano su Instagram, come farà il marchio francese ad evitare fughe di notizie? Ma soprattutto, come potrà organizzare la sua comunicazione a monte senza immagini?
“Vogliamo distribuire la collezione in maniera tale che il cliente possa acquistarla nello stesso momento in cui la scopre”, spiega in un comunicato il presidente di Chloé, Geoffroy de La Bourdonnaye.
Mentre ormai sempre più brand comunicano molto sulle pre-collezioni, a colpi di sfilate organizzate ai quattro angoli del pianeta e trasformate in eventi a tutti gli effetti, Chloé sembra lanciare un segnale al comparto moda invitandolo a porre un freno all'escalation digitale di questi ultimi anni.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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