Chloé annuncia la partenza di Natacha Ramsay-Levi
Lo scorso febbraio, FashionNetwork.com aveva già sollevato la questione: Richemont sta cercando un successore di Natacha Ramsay-Levi? Una crisi sanitaria e due lockdown più tardi, Chloé, che fa capo al colosso svizzero del lusso, annuncia la partenza del suo Direttore Creativo, da quattro anni all’interno della maison francese.

Ufficialmente, la designer ha dichiarato che si tratta di una decisione riguardante l’evoluzione della sua carriera: “Durante questi quattro anni di collaborazione, ho avuto il grande privilegio, con il supporto dei team di Chloé, di esprimere la mia creatività, riposizionando la maison sull'impegno di Gaby Aghion a favore della libertà intellettuale e dei valori fondamentali che ci riguardano tutti. Voglio ringraziare Chloé per questa opportunità. Sono anche grata per il loro supporto nella mia decisione di lasciare il mio ruolo”, spiega in un comunicato stampa. “Lo faccio con un sentimento di speranza per lo sviluppo di questo grande marchio e per il suo rinnovato impegno verso una femminilità significativa e potente. Durante gli ultimi mesi di crisi sanitaria, sociale ed economica, ho riflettuto sui cambiamenti che desidero vedere nel nostro settore e sul modo migliore di allinearli ai miei valori creativi, intellettuali ed emotivi. È questa riflessione che mi ha fatto vedere il mio futuro in modo diverso e desiderare di perseguire nuove opportunità".
Riccardo Bellini, CEO di Chloé da circa un anno, ha ringraziato Natacha Ramsay-Levi per il suo impegno: "Il contributo di Natacha a Chloé ha segnato la maison con l’intelligenza che lei ci ha messo, seguendo le orme della fondatrice. [Natacha Ramsay-Levi] fa ormai parte della tradizione di donne a capo della direzione artistica [di Chloé] di cui siamo orgogliosi. La sua creatività e la sua visione hanno contribuito a scrivere un capitolo significativo e importante della nostra storia".
Una visione che, secondo le fonti consultate a inizio anno da FashionNetwork.com, non ha però portato un ritorno abbastanza efficiente in termini di vendite. Un criterio di cui il prossimo Direttore Artistico dovrà sicuramente tener conto. Chloé ha annunciato che comunicherà in seguito la nuova organizzazione.
All'interno del gruppo Richemont, i marchi di moda sono classificati nella categoria “Altro business”, che rappresenta il 13% del giro d’affari, con brand come Dunhill, Peter Millar, Montblanc, Alaïa e Serapian. A settembre 2019, Chloé disponeva di 228 punti vendita, di cui 124 gestiti direttamente. In occasione degli ultimi risultati annuali del gruppo, a fine 2019, la divisione “Altro business” ha realizzato un fatturato di 1,88 miliardi di euro, in crescita del 2%, ma ha registrato perdite per 100 milioni di euro.
Copyright © 2023 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.