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Ansa
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Pubblicato il
17 gen 2009
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Chiude Pitti Immagine Uomo
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Ansa
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17 gen 2009
17 gen 2009
FIRENZE, 16 GEN - Chiude i battenti la 75esima edizione di Pitti Immagine Uomo, con le migliori motivazioni ad affrontare un altro anno, forse un biennio, di duro lavoro ma anche di grandi opportunità.
La kermesse, l'evento che apre il calendario degli eventi del settore moda, si è conclusa con una sensazione di positività, ordini più calibrati e più attenti, razionalizzazione delle presenze ma conferma di tutti i top buyer e i grandi department store. Fra le aziende è forte la volontà di fare sistema. Ma la tendenza comune sembra quella di puntare sulla ricerca.
"Il bilancio è positivo - afferma Raffaello Napoleone, Amministratore Delegato di Pitti Immagine - Il concetto condiviso è che questa sia stata una edizione attiva e dinamica, che ha permesso a tutte le aziende di lavorare bene. Molti messaggi positivi ci sono arrivati anche dai buyer".
Alle 734 aziende (di cui 270 estere) di Pitti Uomo a cui si aggiungono le 62 di Pitti W_Woman Precollection, i visitatori hanno risposto con circa 35mila persone tra compratori,agenti e rappresentanti, fornitori degli espositori, stampa, addetti alle pr. I flussi di affluenza dei compratori sono cambiati con un andamento crescente, grazie soprattutto all'anticipo di un giorno nella settimana e alla non sovrapposizione con il calendario della moda di Milano.
Già dai risultati di ieri sera il numero dei compratori si è attestato intorno ai 23.000, con una buona tenuta degli italiani rispetto ai valori registrati lo scorso gennaio. Rispetto all'ultima edizione invernale, in cui i compratori sono stati 24.782 dei quali 9.055 esteri, si sono registrate performance positive per Francia, Emirati Arabi, Polonia, Repubblica Ceca, Olanda, Finlandia, Estonia, Lussemburgo, Libano, Slovenia, Svizzera e Siria.
Un po' di defezioni, attese, sono arrivate da quei mercati esteri che hanno maggiormente risentito della crisi. Quindi flessioni da Cina, Gran Bretagna, Grecia, Giappone, Russia, Spagna, Stati Uniti e Turchia. Certo, gli ordini sono stati più calibrati, si compra forse meno ma meglio. Ma l'atmosfera che si è respirata quest'anno è stata un'iniezione di fiducia, ben introdotta dal suggerimento del tema allestimento 'Italia Meravigliosa'.
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