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13 mar 2023
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Chargeurs: fatturato rafforzato nonostante l’inflazione

Pubblicato il
13 mar 2023

Con 746,4 milioni di euro di fatturato (+1,3%), il gruppo francese Chargeurs firma la sua seconda miglior performance del decennio nonostante il contesto inflazionistico. E mentre la divisione Technology, dedicata soprattutto ai tessuti tecnici, si è stabilizzata, la divisione Luxury mostra un netto incremento nell’ultimo esercizio. Il gruppo ora punta a un miliardo di euro di fatturato e 100 milioni di euro di utile operativo entro il 2025.

Chargeurs


L'aumento del fatturato nell'esercizio ha raggiunto il 15,3%, escludendo le attività per la cura della persona di Chargeurs Personal Care. Il margine lordo è cresciuto del 4,7%, a 195 milioni di euro, mentre l'Ebitda è diminuito dell'8% a 67,9 milioni di euro. Tuttavia, l’Ebitda accelera del 22,5% una volta escluse dal calcolo le attività sanitarie.
 
Nel 2022, Chargeurs si è riorganizzata in tre divisioni. La divisione Technology comprende le attività di moda e tessile ad alte prestazioni di PCC Fashion Technologies, oltre al business nell’healthcare di Chargeurs Personal Care e ai film protettivi. Questa divisione ha registrato un calo organico del 9,4% delle sue attività nel corso dell'anno, a 559 milioni di euro. Ribasso che nasconde una crescita del 32,4% se escludiamo i conti delle attività sanitarie.

In particolare, il business PCC Fashion Technologies, che offre materiali ad alte prestazioni per la moda e il lusso, ed è soprattutto il leader mondiale nella produzione di interfodere, ha chiuso il 2022 con un giro d’affari pari a 220 milioni di euro, +33,4% sull'anno precedente. 
 
Chargeurs PCC Fashion Technologies “ha beneficiato della forte crescita dei volumi, guidato dalla continuazione del rimbalzo registrato dal mercato della moda e iniziato nella seconda metà del 2021, nonché dall'aumento delle quote di mercato risultante da offensive commerciali”, indica il gruppo transalpino. “Le vendite ai principali marchi del lusso francesi sono state particolarmente dinamiche”.
 
“La crescita a doppia cifra registrata nell’ultimo esercizio è il risultato di un piano industriale che si articola sostanzialmente su tre pilastri: un’offerta trasversale e in continuo ampliamento, un impegno concreto per la sostenibilità e una forte presenza globale”, ha spiegato in un comunicato Gianluca Tanzi, Chairman e CEO di Chargeurs PCC. “Una formula che ha consentito di rispondere con successo alle richieste dei clienti e che trova conferma nei dati di vendita internazionale per il 2022, che vedono Stati Uniti, Francia, Italia e Asia come primi mercati di sbocco e un Sud America in grande ripresa”.
 
Guardando all’Italia, Chargeurs PCC è leader di mercato e lavora con tutti i principali brand italiani a diffusione internazionale, e continua a puntare molto su Bertero, marchio d’eccellenza nella produzione di componenti interni per abiti sartoriali nato nel 1907 a Vinovo che ha acquisito nel 2006. Inoltre, in Italia l’azienda francese ha collocato uno dei suoi innovation studios, situato a Milano Lainate e dedicato ai clienti italiani che possono fare test e prove per ottenere le soluzioni migliori, oltre a verificare il processo di abbinamento dell’interfodera ai diversi tessuti.
 
Il polo Luxury comprende invece Chargeurs Luxury Fibers, che integra le storiche offerte di lana merino premium di Nativa, così come altre fibre naturali dedicate alla moda, al lusso e all'abbigliamento sportivo. Questa divisione, che comprende anche le soluzioni per i musei della divisione Chargeurs Museum Studio, ha registrato una crescita organica dei ricavi del 17,6%, raggiungendo i 187,4 milioni di euro.

“Nel 2023, Chargeurs intende proseguire la propria strategia di acquisizioni, al fine di bilanciare i rispettivi contributi delle sue due divisioni Luxury e Technology”, indica il gruppo. “Dopo aver effettuato una serie di acquisizioni mirate di piccole e medie dimensioni a partire dal 2015, il gruppo desidera ora privilegiare asset che contribuiscano in modo più significativo al suo perimetro. Se necessario, questa strategia potrebbe portare alla realizzazione di un'operazione strutturante all'interno della divisione Luxury, che le consenta di superare rapidamente la soglia dei 500 milioni di euro di fatturato”.

Lo scorso agosto, Chargeurs aveva annunciato l'acquisizione di The Cambridge Satchel Company, nota come Satchel, specialista britannico della pelletteria di lusso a prezzi accessibili. Il gruppo aveva da poco acquisito anche Skira Editore, azienda che edita libri d'arte di lusso, che è entrato a far parte della divisione Chargeurs Museum Studio.

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