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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
5 mag 2021
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Chanel: Coco e Cocteau nella sfilata Cruise 2022 alle Carrières de Lumières

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
5 mag 2021

I francesi — popolo fedele e amichevole — non rinunciano facilmente ai loro eroi. Una verità universale che si applica anche alla moda, un’industria costruita sul cambiamento permanente. Questa fedeltà a un heritage del passato è anche stato il filo conduttore della collezione Cruise 2022 di Chanel, svelata martedì sera in un video girato nelle monumentali caverne delle Carrières de Lumières, nel pittoresco villaggio di Baux-de-Provence.

Chanel, Cruise 2021/22 - Chanel


La collezione è stata ispirata dall'amicizia tra Coco Chanel e il poeta, drammaturgo e regista Jean Cocteau. Una conoscenza che risale a quasi un secolo fa.
 
Il risultato? Una collezione metà-punk metà-chic, concepita dalla direttice creativa della maison parigina, Virginie Viard, che ha fatto tanti riferimenti alle ossessioni comuni dei due amici — le carte dei tarocchi, l’astrologia, il simbolismo appena velato e la bellezza dei corpi.

La sfilata video si è svolta nella luce obliqua della sera, di fronte alle pareti di gesso bianco grezzo della grotta, dove Jean Cocteau, stupito dalla bellezza del luogo, ha girato diverse sequenze del suo Il testamento di Orfeonel 1959.
 
Intersecando inquadrature in bianco e nero con altre a colori, il video mostrava lunghe giacche in crêpe, giacche audaci con ampi risvolti e pantaloni fluidi. Ovunque, pantaloni, abiti corti e camicie di seta erano ricamati con stelle, onde e mini-soli - disegni presi in prestito dalle carte dei tarocchi.

Chanel, Cruise 2021/22 - Chanel


Elegante e piena di raffinatezza nella sua maestria, la collezione non era, tuttavia, molto desiderabile. A dirla tutta, questa versione punk-chic di Chanel sembrava piuttosto fittizia. Per quanto riguarda i riferimenti a Madonna, che nei suoi primi giorni di notorietà mescolava canotte e t-shirt bianche e nere con minigonne di pelle, essi erano ben lungi dall’essere contemporanei. E Virginie Viard è palesemente affezionata alle forme corte e larghe, in particolare sugli abiti ricamati con cristalli, che donavano ad alcune modelle una silhouette decisamente tozza...
 
Per la sera la proposta è stata decisamente più convincente: abiti ricoperti di piume di marabù e indossati con collant a rete, che possedevano il brio discreto e l'aristocratica irriverenza che spesso si associa a Chanel. Poi un quintetto di modelle vestite con una sorprendente stampa in bianco e nero - annunciato in un video postato prima della presentazione - ha infuso una certa gioia di vivere all'evento.
 
Pablo Picasso e Igor Stravinsky
 
Nel trailer della sfilata, girato dai fotografi Inez & Vinoodh, abbiamo potuto vedere in anteprima sei silhouette della collezione indossata dalla modella Lola Nicon, filmata mentre era intenta a sdraiarsi nel famoso appartamento di Gabrielle Chanel al 31 di rue Cambon a Parigi, circondata dal bestiario e dai simboli della designer. Indossava persino una maglietta nera con la sua effige, sdraiata su un divano in camoscio beige, al centro del decoro barocco immaginato da Coco Chanel. All’epoca della loro amicizia, quest’ultima viveva ancora all'angolo di Faubourg St Honoré - il poeta venne lì a fumare oppio, nella speranza di riprendersi dalla morte prematura del suo grande amore, lo scrittore Raymond Radiguet.

Chanel, Cruise 2021/22 - Chanel


Cocteau e Chanel formavano un'amicizia improbabile ma profonda. Uno era il figlio viziato dell'alta borghesia parigina, l'altra orfana di genitori mercanti della profonda Francia rurale. Tuttavia, condividevano un'ambizione ardente e il desiderio di trascorrere la propria vita tra la crema degli artisti del tempo. Soprattutto, il loro senso estetico, il loro appetito per il corpo e il loro amore per l'abbronzatura — un tempo segno di povertà contadina — li ha resi anime gemelle. Cocteau ha incoraggiato Chanel a collaborare con artisti come Pablo Picasso e Igor Stravinsky, il che le ha permesso di sviluppare la sua creatività.
 
Chanel, come molti dei suoi colleghi, era profondamente superstiziosa, come lo era Cocteau. Chanel leggeva i tarocchi a Cocteau e gli leggeva anche la mano. È stata proprio Coco Chanel a disegnare i costumi di Cocteau per la sua versione dell'Antigone — abiti così marziali che un critico dell'epoca definì l'attrice protagonista un “samurai greco”. Nella versione teatrale dell’Orfeo, nel 1926, Chanel ha immaginato, per la figura della morte, un abito da ballo di chiffon rosa e un cappotto di cincillà.
 
Un po’ di questa audacia sarebbe stata benvenuta nella collezione Cruise presentata questa sera. Anche per un lavoro successivo, il balletto Le Train Bleu, il poeta aveva chiamato a collaborare la grande creatrice di moda. In poche famose frasi, Cocteau aveva dato a Chanel il seguente mandato: “I costumi dovrebbero essere l'eleganza stessa, senza nulla di teatrale. Le Train bleu deve essere alla moda. È un balletto che deve cogliere nel segno. Si possono ancora ingannare gli artisti su ciò che si aspettano, non si possono ingannare le persone della moda riguardo alla moda”. Su quest'ultimo punto non possiamo contraddirlo. Il risultato: abiti da spiaggia drappeggiati attorno ai corpi di nuotatori, occhiali da sole sul naso, tennisti in vestiti di lana bianca e un giocatore di golf con un blazer principe di Galles erano le figure che popolavano quest’operetta danzata.
 
Nella Cruise Collection 2022 di Chanel, attraversata da diversi look nautici e blazer da yacht, abbiamo ritrovato proprio questa atmosfera balneare.

Chanel, Cruise 2021/22 - Chanel


Utilizzando una formula ironica, il librettista aveva dato questa consegna alla stilista: “Il balletto deve passare di moda tra un anno e rimanere un'immagine del 1924”. Nel caso di cui ci stiamo occupando oggi, c'è da temere che la collezione passi di moda prima della fine dell'anno.
 
Verso la fine, Cocteau, impoverito e restio a chiedere aiuto alla propria ricca madre, è stato profumatamente pagato per il suo talento letterario dall’amica Coco Chanel, che gli chiedeva di correggere comunicati stampa o interviste, o anche di decorare la vetrina della sua boutique in rue Cambon.
 
La casa di moda francese continua a reclutare nuovi talenti. Gli anni di Karl Lagerfeld hanno ancorato per sempre il rapporto di Chanel con il mondo dell'illustrazione. In questa stagione, è stato il giovane e talentuoso artista britannico Luke Edward Hall ad essere assunto per rappresentare l'incontro tra la moda di Chanel e il centauro di Cocteau.

Chanel, Cruise 2021/22 - Chanel


Una freschezza gradita, soprattutto se confrontata con l'atmosfera del concerto che si è svolto subito dopo il défilé. Sotto la guida di Sébastien Tellier, un vecchio amico della maison, che già si esibiva durante le sfilate dell'era Lagerfeld, abbiamo potuto ascoltare un'affascinante interpretazione della hit “Sunny” di Marvin Gaye, prima di una breve esibizione di Charlotte Casiraghi. È sicuramente una coincidenza che, mentre assisteva all'esibizione della giovane, l'autore di queste righe non ha potuto fare a meno di ripensare alle critiche piovute sul secondo album della zia, la principessa Stéphanie di Monaco, da parte del critico musicale specialista del rock americano David Hiltbrand. Eccone le testuali parole.
 
“In questo disco, canta di ciò che conosce meglio: la sezione riservata ai VIP dei nightclub di tutto il mondo. No, scusate. Canta dell’amore. Sempre l’amore. E chi meglio della ragazza che ha stabilito un record principesco di baci a dei ranocchi? Chi meglio di lei? Forse qualcuno la cui voce esprima un po’ di passione, o almeno qualcuno che capisca di fraseggio. Non è un album umiliante. Ma fastidioso sì, di sicuro. Oh, Steph canta bene tutte le note ma, ahimè, senza alcuna convinzione o profondità”.

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