Celine: la nuova gioventù al Castello di Vaux-Le-Vicomte
Il breve e bellissimo splendore della giovinezza è stato il tema dell'ultima collezione e sfilata di Hedi Slimane per Celine, messa in scena in un castello del XVII secolo famoso per l’effimera gloria del suo sfortunato proprietario.
Il video dello show per la collezione donna di Celine Autunno-Inverno 2021 è stato girato a Vaux-le-Vicomte, il magnifico castello a est di Parigi i cui giardini di André Le Nôtre sono tra i più grandiosi d'Europa. Una scelta che segue dappresso quella compiuta per il video della precedente sfilata di Slimane a febbraio, in quanto il défilé dell'abbigliamento da uomo di Celine è stato girato in un'altra location storica: il Castello di Chambord nella Valle della Loira.
Hedi ha intitolato questa linea femminile “Parade”, nome tratto da una breve poesia in prosa di Arthur Rimbaud, che termina con la frase immortale: “J’ai seul la clef de cette parade sauvage” – “Solo io ho la chiave di questo spettacolo selvaggio”.
Altrove, Hedi cita Baudelaire: “La mia giovinezza è stata un temporale oscuro; attraversato qua e là da soli splendenti”. Il che riassume un po’ la carriera di Slimane, un designer di grande talento che va avanti e indietro senza sosta tra moda e fotografia; tra giovinezza dorata e oscurità lunatica.

Slimane si aspetta chiaramente un inverno tempestoso a giudicare dalla quantità di indumenti protettivi mostrati: montgomery su stivali da equitazione; vari giubbotti e piumini in ecrù, scacchi o camouflage; o abiti di paillettes sormontati da parka.
Single slanciate ed eleganti appaiono in pesanti maglioni a trecce con colli a imbuto accompagnati da gonne a bozzolo lucide; altre bellezze lunatiche sfilano con gilet e loden sovradimensionati - sorprendentemente in shearling, a volte realizzati al rovescio.
Tutto sommato, un momento piuttosto preppy, con spolverini da equitazione resistenti alle intemperie e giacche in stile Chanel indossate con i jeans. Perfino la divisa definitiva della borghesia facoltosa: una giacca con disegno a spina di pesce con toppe sui gomiti in pelle scamosciata. Anche se per la città Slimane ha inventato delle grandi giacche militari, le cui maniche erano rifinite con una treccia d'oro. Molti look erano completati da berretti con il logo di Celine, in un video registrato in un pomeriggio evidentemente gelido, mentre il cast sfilava in mezzo ai giganteschi bacini, canali e parterre a motivi geometrici di Le Nôtre.
Con l’aggiunta di riprese multiple effettuate da droni della magnifica casa di campagna, intervallate da immagini in bianco e nero di arte topiaria, di immense fontane e di gigantesche statue neoclassiche.
“Il suo aspetto è lo stesso delle statue”, ha detto Slimane di Paul Verlaine nelle sue note al programma… una frase che si sarebbe potuta usare per lo stesso Hedi. Quel Verlaine che notoriamente ha sparato al diciottenne Rimbaud a Bruxelles, dopo che il loro amore era finito.
Comunque, poco della giovinezza scatenata dei poeti amanti era evidente in questo video-défilé; anche se aveva un certo senso di simbolismo poetico. Soprattutto grazie all'ultima fantastica colonna sonora di uno show di Slimane, per gentile concessione di Regina Demina, artista che crea installazioni, ballerina e attrice russo-ucraina che è anche la nuova cantante più accattivante e di tendenza a Parigi.

Giorni prima, la casa di moda francese aveva avvisato i giornalisti dell'imminente show con un regalo contenente tre dadi dorati con la doppia "C" – recanti parole criptiche come "perché", "forse", "spesso", "ovviamente" o "mai". Allineandoli, vi si poteva leggere “In questo momento, sì, veramente”.
Tutto sommato, mentre il video è stato composto con grande professionalità, lo stilista è sembrato giocare fin troppo bene con la zona di comfort della sua gamma creativo-espressiva classica. Ma almeno, Hedi è ancora là fuori a creare collezioni. A differenza di Rimbaud, che in sostanza lasciò la sua vocazione di poeta e scrittore all'età di 21 anni e andò in Etiopia per diventare un commerciante di caffè e trafficante d’armi.
O Nicolas Fouquet, l'ispettore delle finanze di Luigi XIV, che ha costruito Vaux-Le-Vicomte. Quando il re giudicò la tenuta troppo sontuosa e opulenta per essere finanziata onestamente, Fouquet fu arrestato la notte del ballo di apertura nel 1661 e trascorse il resto della sua vita in prigione.
Hedi ha preferito un finale più elegiaco per la visita di Celine al castello: un cervo che si avvicina a una modella flessuosa e lentigginosa, mentre i fuochi d'artificio esplodono improvvisamente su Vaux-Le-Vicomte.
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