Adnkronos
13 set 2012
Cavalli attacca CNMI su Armani , la replica "parole ingenerose"
Adnkronos
13 set 2012
A una settimana dall'avvio delle sfilate milanesi, Roberto Cavalli attacca la Camera Nazionale della Moda Italiana. Sul suo blog, lo stilista accusa la CNMI di essere un ente "inutile" e di non rappresentare "in maniera giusta ed equa tutte le maison".
A 'scatenare' Cavalli è stata la decisione della Camera Nazionale della moda Italia di non impedire a Giorgio Armani, definito il "reuccio", di anticipare la sua sfilata, lasciandolo solo nell'ultimo giorno in calendario. In serata la CNMI reagisce ma solo per definire le parole dello stilista come "ingenerose".
"Armani -scrive cavalli sul suo blog- ha anticipato di un giorno la propria sfilata fregandosene completamente delle altre Maison, pesci piccoli, alle quali si sarebbe sovrapposto e senza pensare che la sua mancata presenza nell'ultimo giorno delle sfilate avrebbe aiutato la decisione di molto giornalisti stranieri ad una partenza anticipata per Parigi".
"Come al solito -aggiunge- la Camera Nazionale della Moda se ne lava le mani, non può opporsi ai desideri del 'Reuccio' Armani e quindi i problemi sono solo miei! Che cosa faccio? Resto l'ultimo giorno, correndo il rischio che alcuni giornalisti stranieri snobbino la mia sfilata o mi sovrappongo a qualche pesce più piccolo, Maison meno importanti, comportandomi come gli altri miei colleghi?".
"Per la presentazione della collezione estate 2013 la maison Cavalli -prosegue- come sempre, chiude le sfilate milanesi insieme a Armani e quindi, la forza di due marchi importanti avrebbe obbligato i giornalisti a trattenersi a Milano e spostarsi a Parigi nella tarda serata del lunedi! Naturalmente la Camera non dà nessun suggerimento e consiglio, dimostrando che le decine di migliaia di euro che paghiamo ogni anno d'iscrizione sono spese inutili! Basta con questi sistemi!"
"Perchè solo in Italia -scrive ancora Cavalli- deve esistere quest'assurda arroganza dei più grandi a scapito dei più piccoli? La moda è un patrimonio dell'economia della nazione e deve essere salvaguardata e sostenuta da leggi adeguate e da un ente in grado di far valere le regole! Sono momenti non facili, occorre una maggiore collaborazione da chi promuove e organizza queste manifestazioni che devono aiutare a mantenere e sviluppare il fatturato delle aziende!".
"Non cerchiamo di mangiarci come i pesci grandi mangiano i pesci piccoli. C'è spazio per tutti! E la nostra unione e collaborazione può essere l'unico mezzo per uscire da questa crisi che sta logorando il settore della moda! Le nostre sfilate devono presentare le nostre nuove idee. Le nostre spese devono essere più indirizzate nella ricerca e meno nella presentazione. E' inutile dimostrare quanto siamo ricchi creando show con 80 top model costosissime. Dimostriamo -mette la parola fine cavalli- quanto siamo bravi nel creare una grande Moda Italiana".
In serata la nota stringata della camera della Moda Italiana. "Il Consiglio Direttivo della Camera Nazionale della Moda Italiana -si legge- avendo appreso le dichiarazioni di Roberto Cavalli ha deciso di non commentare le sue esternazioni relative al Calendario della prossima edizione di Milano Moda Donna".
"Contesta invece la dichiarazione 'la Camera della Moda Italiana oggi si occupa esclusivamente di stabilire date e orari delle sfilate, due volte l'anno', che testimonia una ingenerosa misconoscenza dell'importantissima attività di rappresentanza istituzionale e di promozione della Moda Italiana svolta in Italia e all'estero ove la Camera ha la massima considerazione per serietà e affidabilità".
"Va inoltre sottolineato e ribadito -conclude la nota- l'apprezzamento e il ringraziamento espresso alla Maison Cavalli, durante la conferenza stampa del 6 settembre scorso, per la chiusura del calendario e per il lavoro creativo".
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