Carlo Pignatelli lancia un nuovo corso stilistico

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
9 gen 2020

Carlo Pignatelli 2.0. La maison torinese, che ha storicamente legato il suo nome al mondo della cerimonia, vara un nuovo corso stilistico ed esce dalla sua comfort zone per dimostrare versatilità di competenze sartoriali e guadagnare punti sui mercati internazionali.

Per farlo, il marchio ha scelto il palcoscenico di Pitti Uomo 97, dov’è tornato dopo circa 15 anni di assenza, con una capsule ideata da Carlo Pignatelli, stilista e fondatore. “Abbiamo voglia di far conoscere il brand a livello internazionale e vogliamo dimostrare di saper fare anche un ottimo prodotto di capospalla”, ha spiegato il designer a FashionNetwork.com
 
La collezione A/I 2020 comprende 25 capi – tra giacche, abiti e cappotti – ed è interamente realizzata in Italia. Le fasi di customizzazione si svolgono nei laboratori di Torino, dove ha sede l’azienda. La distribuzione avverrà in selezionati multibrand di fascia alta con un prezzo retail di base di 900-1.000 euro a giacca. 

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Alla base del cambio di passo c’è la volontà della maison di aprirsi a una nuova fascia di mercato luxury. Il nuovo corso porta anche la firma del nipote dello stilista, Francesco Pignatelli. “Fin da piccolo, terminata la scuola, andavo a lavorare nel laboratorio dello zio” – racconta Pignatelli, che definisce il progetto una “sartoria degli artisti” dedicata ad “abiti eleganti per super occasioni”.

Carlo Pignatelli ha chiuso il 2019 con 20 milioni di euro di fatturato. Il suo mercato principale rimane l’Italia, dove realizza l’80% delle vendite. Il marchio dispone di 4 monomarca, di cui 3 in Italia e uno in Spagna, e distribuisce le sue collezioni in 350 multimarca nel mondo.