Carhartt WIP vuole soddisfare tutte le sue tipologie di clienti

Carhartt WIP si è imposto in questi ultimi anni come un valore sicuro della moda streetwear. La versione europea fashion del marchio statunitense di workwear ha sviluppato una propria rete di negozi, ma ha anche incrementato la sua presenza nei multimarca.

Che sia negli skateshops o nei grandi magazzini, negli shop di hip-hop o nelle boutique di streetwear premium, è quasi impossibile non accorgersi della C stilizzata.

Un successo che è anche una sfida per i team aziendali, i quali devono proporre, sotto un unico brand, una coerenza rappresentata da un'offerta abbordabile per gli uni e più avanguardista e settoriale per gli altri. Nell'autunno-inverno 2016-17, le squadre stilistiche di Work In Progress hanno dunque lavorato a questo. Nessun grande cambiamento all'orizzonte, ma per esempio arrivano dei nuovi loghi. I capi ispirati all'universo militare avranno uno stemma verde ed è anche stato elaborato un nuovo logo per WIP.

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In compenso, è stato effettuato un lavoro alquanto profondo su quanto concerne la costruzione dell'offerta. “Per ogni variante di pantalone, abbiamo una denominazione. Per fare in modo che il cliente si ritrovasse più facilmente nel nostro ventaglio di offerte abbiamo eliminato diversi nomi”, spiega Johan Kinder, responsabile commerciale Francia. “Poi, abbiamo ridotto il numero di linee. Al contrario, ogni taglio è stato sviluppato in 3 o 4 materiali. Anche nelle camicie l'approccio è stato metodico. La costruzione dell'offerta permette di proporre una selezione di prodotti coerente per ogni fascia di prezzo. Così, il marchio ha creato capi proposti a 59, 65, 75, 85 e 109 euro che rispondono alle attese delle sue diverse tipologie di clienti”.

Questo lavoro sulla collezione si è naturalmente arricchito lungo tutto l'arco dell'anno con una serie di collaborazioni. Il marchio ha lavorato in particolare a progetti tessili e creativi con il brand britannico di skate Isle, che si ispira all'architettura, e con quello scandinavo di biciclette Pelago.

Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)