Capri ottimista grazie alla Cina, malgrado il -23% dei ricavi nel 2° trimestre
I ricavi totali del gruppo Capri sono sì calati nell'ultimo trimestre, ma il proprietario di Michael Kors, Versace e Jimmy Choo resta ottimista, perché la domanda cinese ha mostrato una forte ripresa.
Le entrate complessive del gruppo sono scese a 1,11 miliardi di dollari (935 milioni di euro) nel secondo trimestre, chiusosi il 26 settembre, contro gli 1,44 miliardi di dollari (1,21 miliardi di euro) dello stesso periodo dell'esercizio precedente, principalmente a causa della discesa delle vendite al dettaglio. L'utile netto rettificato è passato da 177 a 137 milioni di dollari (da 149 a 115 milioni di euro).
Per l’esercizio completo, il gruppo prevede ora un calo dei ricavi (meno grave del previsto) del 30%, grazie ad un miglioramento nel terzo trimestre, e punta su una buona ripresa nel quarto trimestre, pur tenendo conto delle chiusure di negozi a breve termine in Europa.
“Siamo sempre più ottimisti sulle prospettive per l'industria del lusso. Il comparto è sempre stato resiliente: storicamente, le sue vendite si sono spesso riprese rapidamente da recessioni economiche e crisi sanitarie”, afferma il CEO di Capri, John D. Idol.
“Crediamo che i consumatori stiano spendendo di più in beni di lusso perché le restrizioni sui viaggi hanno portato a una riduzione delle altre spese”, aggiunge. John D. Idol indica poi che il calo del 23% dei ricavi registrato nel secondo trimestre “è meno grave delle nostre previsioni e rappresenta un sostanziale miglioramento rispetto al primo trimestre”.
Le vendite nel retail sono diminuite del 17%, ma il gruppo si dice “particolarmente soddisfatto della forte crescita dell’e-commerce, che ha mostrato un'accelerazione continua, salendo del 60% rispetto allo stesso periodo del 2019”. Sul fronte wholesale, anche le performance in-store hanno continuato a migliorare, “pur rimanendo al di sotto di quelle dei nostri negozi di proprietà”.
Il fatturato di Versace è sceso del 14%, a 195 milioni di dollari (164 milioni di euro), ma i suoi risultati si presentano con uno sfasamento di un mese: il secondo trimestre includeva quindi giugno, ancora segnato da numerose chiusure di negozi.
L’e-commerce della Medusa è cresciuto “a tre cifre, mentre le vendite retail nella Cina continentale sono aumentate di quasi il 10%, con una crescita double digit nelle Americhe. Migliorate anche le entrate dell’area EMEA e del resto dell’Asia, sebbene le tendenze siano rimaste inferiori rispetto all'anno precedente”, indica John D. Idol.
Bene soprattutto i risultati di vendita di prêt-à-porter maschile e scarpe sportive, ma “i consumatori hanno reagito bene anche alla collezione Autunno-Inverno di prêt-à-porter femminile disegnata da Donatella”. Migliorate anche le vendite delle fragranze del brand. Successo del nuovo profumo “Dylan Turquoise”.
I ricavi di Jimmy Choo sono stati di 122 milioni di dollari (102,6 milioni di euro), per un calo del 2%, ma John D. Idol è “soddisfatto del miglioramento progressivo dei ricavi nel secondo trimestre”. L’e-commerce del brand è salito in tripla cifra. Le vendite al dettaglio nella Cina continentale hanno registrato una solida crescita a due cifre percentuali, in America invece ad una cifra. Le tendenze nella regione EMEA e nel resto dell'Asia stanno migliorando, ma rimangono in flessione.
L'azienda resta ottimista grazie alle prestazioni della linea di accessori ampliata di Jimmy Choo, le cui borse e mini-bag hanno particolarmente attratto i clienti nel trimestre, mentre tra le calzature le migliori performance sono ancora delle sneaker.
Anche il recente lancio da Harrods della prima linea di prodotti di bellezza di lusso di Jimmy Choo - rossetti, smalti per unghie e profumi - ha superato le aspettative. Ora il gruppo s’aspetta che i ricavi di Jimmy Choo aumentino di circa 500 milioni di dollari (420 milioni di euro) nei prossimi anni.
Da Michael Kors, i ricavi di 793 milioni di dollari (667,5 milioni di euro) sono scesi del 27% sul 2019. Il retail è progressivamente migliorato, nonostante un calo compreso tra il 15 e il 20%. Le entrate sono aumentate nel secondo trimestre e i margini lordi sono stati più elevati.
L’e-commerce del brand è cresciuto in doppia cifra e le vendite al dettaglio nella Cina continentale sono cresciute ad una cifra elevata. Le altre regioni sono ancora in ribasso, ma migliorano.
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