16 set 2015
Capasa, Poletto, Marzotto, Peraboni : l'obiettivo è rafforzare la moda donna a Milano, con sinergie tra fiere e sfilate
16 set 2015
In occasione della cerimonia di presentazione della prossima edizione di Super, il salone organizzato da Pitti Immagine e Fiera Milano, dedicato al prêt-à-porter e agli accessori donna, che si svolgerà a Fieramilanocity dal 26 al 28 settembre, insieme a Mi Milano prêt-à-porter, è stata ribadita la volontà di creare sempre più sinergie tra la Fashion Week e le fiere dellla moda femminile.

"Noi organizziamo la settimana della moda milanese e avere fiere forti che si svolgono in contemporanea è fondamentale e dobbiamo potenziare queste manifestazioni. Il buyer straniero rappresenta ad oggi una percentuale del 20-25%, ma dobbiamo portarlo ad un 80%, con un profondo lavoro. Come Camera della Moda promuoviamo molto la moda all’estero. Le fiere devono stupire, con proposte nuove, così come lo fa Pitti Uomo", ha commentato Carlo Capasa, Presidente di Camera Nazionale della Moda.
"Per i saloni della donna bisogna fare qualcosa di forte, per attirare molti più buyer internazionali. Il menswear realizza 8,5 milioni di euro di fatturato e con Pitti Uomo siamo leader mondiali; il womenswear realizza invece ben 12,5 milioni di euro, eppure non riusciamo a farci valere quanto dovremmo. Non possiamo restare nell'ombra con questo comparto", ha sottolineato Gaetano Marzotto.
Dopo un biennio sottotono, nel 2014 la moda femminile italiana (nella presente accezione comprensiva di vestiario e maglieria esterna, camiceria e confezione in pelle) ha infatti registrato una crescita del 2,5% su base annua, avvicinandosi ai 12,5 miliardi di euro. Per ora il 2015 segna un +5% in termini di sell in e nell’ambito della filiera Tessile-Moda, il womenswear continua a rivestire un ruolo di primo piano, assicurando il 24% del fatturato complessivamente generato lo scorso anno.
"Dobbiamo attuare una strategia insieme. Super è nato con l'obiettivo di dare riconosicmento ad un contenitore moda molto fashion e contemporaneo, alla ricerca di un assortimento bilanciato di proposte internazionali. Quest'anno saranno circa 175, selezionate, il 40% internazionali, il 60% con proposte di accessori, accanto all'abbigliamento. Scouting e tecnologia sono i nostri asset", ha precisato Agostino Poletto, vice-direttore generale di Pitti Immagine.
"C’è uno strappo in alcuni settori del made in Italy a livello fieristico: la moda donna, per esempio, non riesce ad essere rappresentata nel modo eccellente in cui dovrebbe. Lo sforzo da fare è creare una massa critica: la nostra sfida dei prossimi mesi, e anni, è riuscire a fare forza insieme ed intercettare il mercato e la domanda internazionali", ha precisato Corrado Peraboni, AD di Fiera Milano. Proprio in questa ottica si sono mossi negli ultimi anni Pitti Immagine e Fiera Milano, unendo le loro due manifestazioni consacrate all'offerta femminile, Super e Mi Milano prêt-à-porter, nelle stesse date e nella stessa location, Fieramilanocity.
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