Ansa
5 ott 2021
Capasa (Cnmi): “Moda italiana prima al mondo per sostenibilità e innovazione digitale”
Ansa
5 ott 2021
Primi al mondo nel settore moda per sostenibilità e davanti a tutti anche per l'innovazione, soprattutto per quanto riguarda le piattaforme digitali, diventate indispensabili con il dilagare della pandemia che aveva bloccato gli eventi in presenza. Il presidente della Camera Nazionale della Moda Carlo Capasa, ha illustrato le strategie del settore al Made in Italy Summit 2021, nel secondo dei tre giorni di non stop organizzati da Il Sole 24 Ore e Financial Times in collaborazione con Sky TG24, per il rilancio dell'economia italiana dopo la pandemia dell'ultimo anno.

"L'Italia è il Paese più sostenibile per quanto riguarda la moda e stiamo dettando le regole a tutti e in questo momento abbiamo fatto un accordo con le Nazioni Unite per portare il nostro Fashion Awards sulla sostenibilità a livello mondale”, ha detto Capasa riferendosi alla collaborazione siglata di recente per gli Oscar della moda eco-sostenibile promossi da 4 anni. “Ci saranno regole stabilite insieme e contribuiranno a giudicare la sostenibilità di tutte le imprese".
L'impegno di Camera Moda sulla sostenibilità, ha ricordato il presidente, è cominciato nel 2011 con un decalogo di comportamenti, poi sono stati istituiti 10 tavoli di lavoro su vari temi dall'animal welfare all'economia circolare. "Vengono prodotti documenti con le linee guide per il nostro settore”, ha aggiunto. “Quelli sulla chimica, su prodotti e processi, sono usati dal 92% della nostra industria in Italia".
Per quanto riguarda l'innovazione, la piattaforma digitale della Camera della moda "è la più performata nel mondo". "Se guardiamo le settimane della moda, raccogliamo più della metà di tutti gli utenti globali, in febbraio avevamo 56 milioni di persone collegate a vedere le nostre sfilate in streaming, 186 milioni su tutte le piattaforme collegate”, ha detto Capasa. “Facciamo più noi che Francia, Usa e Inghilterra messi insieme sul digitale anche perché siamo partiti per primi già nel febbraio 2020". Una capacità che ha dimostrato le sue potenzialità anche nella recente Fashion Week di Milano, con le presentazioni digitali per quei Paesi, soprattutto Cina, da dove non è arrivato quasi nessuno. Per i 157 eventi in presenza invece "i dati ci dicono che abbiamo fatto tantissimo, con un'affluenza enorme da tutto il mondo".
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