Ansa
1 lug 2019
Capalbio punta sui mercati esteri
Ansa
1 lug 2019
Dopo aver conquistato il mercato italiano con 80 punti vendita, il nuovo corso del brand Capalbio ora punta all'estero, guardando sopratutto a Stati Uniti e Far East. Nato nel 1992 su iniziativa di alcuni imprenditori toscani, il brand Capalbio raggiunse in poche stagioni il successo, con le sue famose giacche country dal taglio maremmano.

Il marchio entrò velocemente nell'orbita del gruppo dell'imprenditore Franco Malenotti che lo sviluppò, posizionandolo nei migliori negozi italiani e tedeschi. Poi un momento di stallo e la cessazione della produzione. Fino al 2017, quando è stata costituita la società Manifatture Toscane S.r.l. che ha rilevato il marchio (la società fa capo ad un imprenditore toscano, estraneo al mondo della moda).
Superati gli 80 punti vendita in Italia, oggi Capalbio guarda all'estero, dove una clientela colta e attenta sta facendo richiesta del prodotto. "Siamo stati a Pitti Uomo fin dalla prima stagione”, spiega Carlo Sabatini, amministratore della società, nominato dall'imprenditore che ha dato vita a Manifatture Toscane, “in quella sede siamo stati riconosciuti da chi in passato aveva seguito il marchio. Mercati come Giappone, Corea e Vietnam sono molto preparati a questo tipo di prodotto, riescono ad appassionarsi alle storie del Vecchio Continente. Altro mercato di elezione è quello anglosassone, tutta la parte del Nord-Est degli Stati Uniti. Inoltre Inghilterra, Sud della Francia e Portogallo sono mercati che ci sentiamo di affrontare per affinità elettiva".
Il nuovo percorso di stile prevede di recuperare l'heritage e renderlo contemporaneo. La collezione PE 2020 punta su giacche patchwork (realizzate con rimanenze di tessuto per ridurre gli sprechi), in filo di cotone tinto in capo, lino e velluto estivo. Ma il tessuto principale di collezione è il mix juta/cotone, ispirato alle giacche da lavoro dei fattori toscani dei primi del '900.
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