Canali suddivide l’offerta in tre divisioni
Al Pitti Uomo si è assistito a un deciso cambio di marcia da parte di Canali, uno dei grandi marchi sartoriali italiani di proprietà familiare, che ha suddiviso la propria offerta in tre distinti gruppi di marchi.
Con questa politica maggiormente orientata verso i consumatori più giovani, a partire da questa stagione Canali presenterà tre linee separate, ma complementari: “Canali 1934”, “Exclusive” e “Black Edition”.
Un DJ e una cantante si esibivano sulla balconata al di sopra del cerchio centrale allestito davanti al palcoscenico in cui l’azienda ha svelato su manichini statici il suo nuovo trittico di label sartoriali. Una presentazione allestita con cura all'interno del lussuoso Cinema Odeon, di fronte a Palazzo Strozzi, la casa fortificata della famiglia dei Medici.
Il marchio ha inoltre proiettato tre video, uno per ogni divisione, su uno schermo gigante, molto mirato ai globetrotter benestanti di oggi. Immagini incantevoli e lussuose delle principali città mondiali e dei loro ultimi edifici iconici, seppur con non molti vestiti.
“È un cambiamento strategico. Una decisione molto precisa che richiede investimenti significativi ed esprime tre diversi stili di vita”, ha spiegato a FashionNetwork.com il CEO Stefano Canali, terza generazione della famiglia che gestisce il marchio.
Il gruppo ha anche rafforzato il suo team globale assumendo nuovi talenti nel marketing, nel merchandising, nella produzione e nel design in Italia, a New York e a Shanghai.
La “Black Edition” ha certamente forza in abbondanza. È una collezione molto dark, che comprende piumini, gilet multitasche, parka, imbracature e idee ibride. I manichini indossavano persino berretti a maglia, non certo un elemento tradizionale per Canali.
“È per un pubblico più giovane, più dinamico, urbano e attivo. Ma potrebbe rivolgersi benissimo ai nostri clienti già esistenti, impegnati in momenti diversi delle loro vite”, ha aggiunto il CEO.
Invece, “Canali 1934” s’ispira ad elementi classici dagli archivi della casa, a capi che hanno scritto la storia del brand, sebbene alleggeriti e decostruiti per il mondo odierno.
Infine, “Exclusive” si concentra sugli elementi essenziali del guardaroba di un gentiluomo, con volumi fluidi e proporzioni più artistiche.
“La linea “Exclusive” è il massimo della maestria sartoriale", ha sottolineato il CEO. “Il mercato si è evoluto e vogliamo continuare a servire clienti diversi, che vadano dagli Stati Uniti alla Cina. Quindi, questo è Canali autentico, ma che offre un tocco in più di novità”.
A livello mondiale, Canali attualmente controlla 40 negozi di proprietà diretta, e 130 in franchising. Inoltre, viene distribuito in oltre 1.000 multimarca wholesale a livello globale. Gli Stati Uniti rimangono il suo più grande mercato con il 40% delle vendite totali, la Cina si piazza seconda sfiorando il 20%, poi vengono la Russia, il Canada e l’Italia, in ordine d’importanza. Per stimolare la crescita, il marchio di Sovico (MB) sta aggiungendo più punti vendita in Cina, sia al dettaglio che all'ingrosso.
Canali è un'azienda a conduzione familiare con un'organizzazione manageriale. “Questo ci consente di fissare obiettivi a medio termine e di non avere fretta di ottenere risultati su base trimestrale, pur rimanendo finanziariamente solidi”, puntualizza Stefano Canali.
Il fatturato annuo è “leggermente inferiore” ai 200 milioni di euro, il che rende il marchio un obiettivo molto interessante per una grande società che voglia investire.
“Sì, siamo stati contattati, Ma essere un'azienda familiare significa che il marchio fa parte della nostra vita. Quindi siamo contenti di come stanno le cose”, dice Canali, che parla un inglese eccellente, dovuto al tempo trascorso a lavorare per il mercato dei cambi valutari 25 anni fa a New York dopo l’università.
La sua definizione di Canali?
“Artigianalità sartoriale, attenzione ai dettagli e alta qualità dei materiali”.
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