9 nov 2020
Canada Goose supera le stime nel secondo trimestre grazie a e-commerce e Cina
9 nov 2020
Canada Goose ha superato le previsioni degli analisti relative al fatturato del trimestre concluso a fine settembre, soprattutto grazie alle buone performance delle vendite online e alla crescita sul mercato cinese. Lo specialista dei parka di lusso è riuscito così a compensare le difficoltà a cui i negozi fisici, sia del canale retail che wholesale, hanno dovuto far fronte a causa del lockdown.

Il giro d’affari del brand è sceso a 194,8 milioni di dollari canadesi (126,07 milioni di euro) nel secondo trimestre chiuso il 27 settembre, rispetto ai 294 milioni di dollari canadesi (190,27 milioni di euro) dello scorso anno. Nonostante la significativa flessione, tale risultato supera comunque le stime degli analisti, che prevedevano 167,2 milioni di dollari canadesi (108,21 milioni di euro) di fatturato, secondo i dati IBES di Refinitiv.
Il brand, basato a Toronto, ha registrato però un crollo drastico del suo utile netto, attestatosi a 10,4 milioni di dollari canadesi (6,73 milioni di euro), o 0,09 dollari canadesi (0,058 euro) per azione, contro i 60,6 milioni di dollari canadesi (38,87 milioni di euro), o 0,55 dollari canadesi (0,36 euro) per azione dell’anno scorso.
Oltre alle performance positive delle vendite online, cresciute nel periodo del 10% con una forte accelerazione a settembre, Canada Goose ha registrato un notevole +30% in Cina, come sottolineato da Dani Reiss, President & CEO del brand: “Abbiamo colto le migliori opportunità strategiche nel contesto attuale. La Cina continentale è già tornata a crescere e il nostro business digitale sta accelerando in modo significativo. È una buona base, mentre ci avviciniamo al momento più importante della stagione per Canada Goose".
Con Reuters
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