11 ott 2019
Canada Goose prosegue il piano di aperture retail
11 ott 2019
A seguito della recente apertura del flagship di Milano, in Via della Spiga 10, il CEO di Canada Goose, Dani Reiss, ha comunicato a FashionNetwork.com alcuni progetti di sviluppo del brand di outerwear che dirige, il quale si è dovuto confrontare con un ultimo trimestre d’esercizio in chiaroscuro.
“Canada Goose sta continuando a implementare una serie di aperture di negozi monomarca, non solo localizzate in Italia, Francia, USA e Canada”, ci precisa Dani Reiss, “ma anche in Cina, con tre negozi, uno dei quali è già stato aperto a Shenyang, che ci porteranno a un totale di 20 punti vendita di proprietà. Ora, con quello milanese, sono 15. In Nord America gli opening di quest’anno sono stati localizzati a Edmonton, Banff, Toronto e Minneapolis, mentre in Europa sono a Parigi e per l’appunto a Milano”.
Diffuso in una cinquantina di nazioni, il marchio di Toronto, noto per i suoi parka contro il freddo più intenso e bordati di pelliccia, qualche anno fa ha cominciato a produrre degli impermeabili, delle giacche leggere e della maglieria per soddisfare le esigenze stagionali dei suoi clienti e allontanarsi un po’ dalle pellicce, che stanno diventando sempre più sgradevoli agli occhi del pubblico e addirittura sono state vietate in California.
“Canada Goose sta assistendo a una crescita eccezionale in molti mercati di tutto il mondo, inclusa la Cina”, conferma Reiss, “in quanto le persone cercano in misura sempre maggiore dell’abbigliamento e dell’outerwear che siano realmente prestazionali. Guardando al futuro, il nostro piano è di continuare a realizzare prodotti funzionali ad alte prestazioni, e offrire esperienze eccezionali ai clienti. Siamo entusiasti di vedere quanto cresca la richiesta per le nostre collezioni di maglieria e di capi primaverili”.
In effetti, le entrate del marchio nel primo trimestre d’esercizio sono aumentate del 59,1%, più delle stime degli analisti. I motivi? Canada Goose ha beneficiato delle vendite di giacche e parka più costose nei grandi magazzini, ha aperto, come sopra accennato, diversi nuovi punti vendita, e ha lanciato vari prodotti online sul marketplace online Tmall della società cinese di e-commerce Alibaba. La crescita delle vendite del brand è stata robusta in ogni regione geografica, con ricavi in crescita del 40,4% in Canada, del 15,8% negli Stati Uniti e del 79,7% in Europa e nel resto del mondo. In Asia, le entrate sono quasi triplicate a 18,1 milioni di dollari canadesi, dai 6,6 milioni precedenti.
Però, i margini lordi trimestrali di Canada Goose Holdings non sono stati all’altezza delle stime degli analisti nel primo trimestre, poiché il produttore di abbigliamento outdoor di lusso ha venduto un maggior numero di capi leggeri per la mezza stagione primaverile, che sono più economici, e quindi non così redditizi come i suoi parka da 1.000 dollari. Così, i margini di profitto lordi sono calati al 57,5% nel primo trimestre, dal 64% dello scorso anno, mentre gli analisti stimavano un calo massimo al 61,6%, anche a causa di una maggiore percentuale delle vendite destinate ai grandi magazzini.
La società ha dichiarato in un comunicato che le vendite online e al dettaglio dei suoi prodotti leggeri non parka sono aumentate per la prima volta a circa un terzo del suo fatturato totale nel primo trimestre, e che prevede di vendere più parka nel terzo e nel quarto trimestre, quando il tempo diventerà più freddo.
Tuttavia, la perdita della società di 21 centesimi di dollaro canadese per azione è stata migliore della perdita di 24 centesimi di dollaro canadese per azione che gli analisti avevano previsto.
Nel trimestre chiuso lo scorso 30 giugno, la perdita netta di Canada Goose si è ampliata a 29,4 milioni di dollari canadesi, o 27 centesimi di dollaro canadese per azione, dalla perdita di 18,7 milioni di dollari canadesi, o 17 centesimi di dollaro canadese per azione, di un anno prima.
Reiss, che si è mostrato molto divertito nel corso dell’evento di presentazione dello store di Milano, non ha voluto ancora rivelare i piani dell’azienda per il marchio di calzature Baffin, acquistato ormai un anno fa. “Posso dire che siamo entrati nella categoria delle calzature al momento giusto e nel modo giusto. Quel che è certo è che i consumatori vogliono sempre di più da Canada Goose, lo sappiamo, ma rimarremo sempre fedeli al nostro heritage”, conclude.
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