15 lug 2020
Camicissima spinge sull'export e sfonda il tetto dei 50 milioni di fatturato
15 lug 2020
Camicissima mette a segno un nuovo anno di crescita e conferma il piano di espansione sui mercati internazionali. Il 2019 si è chiuso con 52,7 milioni di euro di ricavi, in aumento del 7,5% sull’esercizio precedente, e un Ebitda pari al 13% del fatturato.
“L’andamento positivo e la solidità finanziaria consentono oggi all’azienda di guardare al futuro con fiducia nonostante i difficili mesi che hanno segnato a livello mondiale la prima parte dell’anno in corso”, spiega una nota di Fenicia SpA, a cui fa capo il brand di camiceria.
Dopo le difficoltà del lockdown, i primi segnali di ripresa sono arrivati dalla Cina, primo mercato estero del brand, che lo scorso giugno ha registrato una crescita like-for-like del +7% sullo stesso mese del 2019, e dall’e-commerce, balzato del +120% nel periodo aprile-luglio 2020.
“Siamo molto contenti di aver superato il tetto dei 50 milioni di fatturato, un passaggio importante che ci fa rientrare nel novero delle medie aziende italiane del comparto”, dice Fabio Candido, Presidente di Fenicia Spa.
“Ovviamente”, prosegue, “ancor più importante è che la nostra azienda produca reddito consentendoci di continuare ad investire sulla crescita di questo marchio che oggi dà il suo contributo nel portare l’italian style nel mondo”.
Dopo il recente debutto in Kenya (Nairobi) e Austria (Vienna), che ha portato a 27 il numero dei mercati presidiati da Camicissima, il gruppo di abbigliamento ha in cantiere nuove aperture in Uzbekistan, Cipro e Marocco entro la fine dell’estate.
La società punta a generare entro il 2023 il 35% del suo giro d’affari attraverso l’export, che oggi vale circa il 19% dei ricavi Camicissima. Il brand dispone di oltre 343 negozi monomarca a livello globale.
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