11 dic 2015
Cambio di rotta per il calzaturiero brasiliano anche grazie al favorevole cambio del real
11 dic 2015
Il settore calzaturiero brasiliano si avvia a ricoprire un ruolo ancora più importante a livello internazionale, complice l'attuale tasso di cambio del real, che favorisce la proposta di prezzi ancora più competitivi per i prodotti verdeoro, oggi presenti in 150 nazioni dei cinque continenti.

Negli ultimi anni, il Brasile ha registrato una diminuzione dei ricavi provenienti dalle esportazioni, nonostante il volume delle paia di scarpe esportate sia rimasto relativamente stabile. Gran parte di questa diminuzione è stata attribuita anche ad un real poco favorevole.
Con il nuovo tasso di cambio, invece, le possibilità per il calzaturiero brasiliano si ampliano: secondo un rapporto sul settore calzaturiero realizzato da IEMI, Market Intelligence, in collaborazione con Abicalçados, l'associazione dei calzaturieri brasiliani, nel 2014 sono state circa 900 milioni le paia di scarpe vendute all'interno del Paese sudamericano, mentre 129 milioni di paia sono state esportate, generando un fatturato superiore al miliardo di dollari statunitensi.
Se si considerano i primi nove mesi del 2015, il totale delle paia di scarpe esportate dal Brasile è stato pari a 86,5 milioni, per un valore generato di 694,8 milioni di dollari. Rispetto allo stesso periodo del 2014, tali dati risultano in diminuzione (-8,1% in quantità e -11,9% in valore), in quanto l'effetto positivo del tasso di cambio del Real non è stato ancora del tutto incorporato. Infatti, basti notare che, già a settembre 2015, si registra una crescita del 32,5% in quantità e del 18,5% in valore rispetto ai dati relativi a settembre 2014.
I valori negativi dei primi nove mesi del 2015 sono da imputare soprattutto ai dati registrati a gennaio 2015 (-26,1% in quantità e -39,4% in valore rispetto a gennaio 2014) e ad aprile (-30,2% in quantità e -24,8% in valore rispetto ad aprile 2014), ma il tendenziale per la chiusura del 2015 è positivo.
Uno degli aspetti maggiormente competitivi risiede nella logistica efficiente e nella posizione strategica del Paese, che consente di effettuare spedizioni in tempi rapidi nei principali centri di consumo del mondo.
Basti pensare chele prime 10 nazioni di destinazione delle esportazioni brasiliane coprono i principali continenti: Stati Uniti per il Nord America; Argentina, seguita da Bolivia, Paraguay, Colombia e Cile per il Sud America; Francia per quanto riguarda l'Europa e infine l'Australia per l'Oceania.
Da rilevare anche la crescita delle esportazioni negli Emirati Arabi Uniti: da gennaio a settembre 2015, il totale delle paia esportate ha raggiunto la quota di 1,4 milioni, per un valore pari a 16,6 milioni di dollari, registrando un aumento pari a 12,8% in volume e 17,5 in valore rispetto allo stesso periodo del 2014.

Negli ultimi anni, il profilo delle esportazioni brasiliane di scarpe è cambiato. Quello che una volta era focalizzato su un sistema di private label, in cui i grandi marchi internazionali determinavano il modello da produrre, senza lasciare spazio alla creatività, ha lasciato il passo ad un sistema in cui l'industria brasiliana è riuscita a sfruttare i talenti nazionali per le proprie creazioni e scommettere così sui propri marchi. Oggi, brand come Havaianas, Schutz, Jorge Bischoff, Ipanema e Melissa, solo per citarne alcuni, sono ormai riconosciuti in tutto il mondo.
Il settore industriale del calzaturiero brasiliano è composto da più di 8.000 aziende e impiega una forza lavoro diretta di oltre 340.000 persone. La sua forza risiede anche nell'essere un settore che investe in nuove tecnologie, manodopera qualificata, design innovativo e creatività, per realizzare prodotti ad alto valore aggiunto.
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