Camaïeu: 486 negozi in cerca di acquirenti
A seguito della liquidazione del marchio di moda femminile decisa dal tribunale di commercio di Lille lo scorso 28 settembre, i vari asset che componevano Camaïeu vengono progressivamente svenduti. Dopo le scorte di abbigliamento, acquisite quasi interamente il 2 novembre dal francese Noz, uno dei maggiori rivenditori di stock rimasti invenduti in Europa, tocca alla rete di negozi cercare un acquirente. A tal proposito è stata indetta una gara d'appalto.

Secondo la nota pubblicata dai legali rappresentanti, 486 esercizi commerciali in Francia sono interessati da una possibile acquisizione. Un contingente che comprende 8 negozi outlet.
Le offerte d’acquisto devono essere depositate presso il Tribunale commerciale di Lille entro il 18 novembre alle ore 12, accompagnate da un pagamento del 10% del prezzo proposto. “Non sarà possibile effettuare rilanci”, si specifica.
Grazie alla sua anzianità sul mercato e al suo precedente status di numero uno nel segmento della moda femminile di fascia media in Francia, Camaïeu beneficia di boutique ben posizionate in molte grandi città (nei centri cittadini e nei centri commerciali). Inoltre, nelle piccole località, dove la moda non è molto presente, il brand è stato a volte l'unico player di prêt-à-porter femminile in circolazione.
Durante la procedura di amministrazione controllata, quest'estate, si erano fatti avanti potenziali acquirenti per offerte parziali che riguardavano negozi o gruppi di negozi. Secondo le nostre informazioni, il gruppo Beaumanoir (Cache Cache, Bonobo, ecc.), Calzedonia, Celio, Fullstore, Ms Mode e Rituals avevano manifestato il loro interesse, e potrebbero essere di nuovo i nomi in corsa nel quadro della liquidazione di Camaïeu, ma questa volta senza riassunzioni di personale.
A fine settembre, la caduta di Camaïeu ha avuto l'effetto di una deflagrazione in un settore già in contrazione, segnato da altre difficoltà, come quelle vissute da San Marina, in amministrazione controllata, che intende vendere 49 suoi negozi, o da Pimkie, recentemente acquistato da un consorzio che dovrà impegnarsi in una ristrutturazione nel tentativo di rilanciare la catena di abbigliamento.
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