8 mar 2016
Calzedonia finanzia un progetto per la copertura dell'Arena di Verona
8 mar 2016
E’ stato approvato il bando di gara per il Concorso internazionale di idee per la copertura dell’Arena di Verona, rivolto ad architetti e ingegneri, anche in raggruppamenti comprendenti consulenti e specialisti. Il Concorso, il cui bando sarà pubblicato entro il 18 marzo, con scadenza il 9 settembre sul sito internet del Comune, la Gazzetta Ufficiale italiana ed europea, è finanziato dal Gruppo Calzedonia. L'imprenditore Sandro Veronesi ha, infatti, messo a disposizione per l’operazione 100.000 euro: 70.000 sono destinati ai progetti selezionati, 30.000 sono stanziati per i lavori della giuria, che dovrà essere di altissimo profilo. Al progetto vincitore saranno assegnati 40.000 euro, 20.000 al secondo classificato, 10.000 al terzo.
“Da sempre molto legati a Verona - spiega il presidente del Gruppo Calzedonia Sandro Veronesi - pensiamo che supportare questo bando, nel pieno rispetto dei vincoli archeologici e architettonici del monumento, sia una grande occasione per la nostra città. Gli agenti atmosferici stanno danneggiando l’Arena in modo irreparabile e nostro primario obiettivo è quello di salvaguardare l’Anfiteatro, considerato patrimonio culturale nazionale. Una soluzione tra la copertura e la tutela del monumento permetterebbe anche il normale svolgimento degli spettacoli in tutte le stagioni, con grande vantaggio e risonanza internazionale per il territorio”.
Le proposte dovranno garantire il miglioramento della fruibilità dell’anfiteatro per le attività di spettacolo, con l’ideazione di una struttura di copertura apribile, la cui installazione dovrà avere caratteri di totale reversibilità.
L’obiettivo dell’Amministrazione comunale di Verona, infatti, oltre a salvaguardare la prestigiosa rassegna lirica estiva dalle bizze del maltempo, è quello di migliorare lo stato di conservazione delle diverse componenti architettoniche dell'edificio - in particolare la cavea, i sottostanti voltati, gli arcovoli e i deambulatori - la cui principale criticità è rappresentata dagli effetti di dilavamento e disgregazione materica prodotti dalle acque piovane.
Calzedonia va così ad aggiungersi alle virtuose aziende della moda italiana che contribuiscono fortemente alla salvaguardia dell'immenso patrimonio artistico della nostra nazione: nel 2012 Renzo Rosso, con la sua holding OTB (Diesel, Marni e Maison Margiela) si è fatto carico delle spese di restauro del Ponte di Rialto di Venezia; nel 2013 Diego della Valle, patron di Tod’s, ha donato ben 25 milioni di euro per i lavori di restauro del Colosseo. Più recentemente vi sono poi Salvatore Ferragamo, che nel 2014 ha finanziato i restauri di otto sale degli Uffizi e Fendi, che ha contribuito a portare a termine i lavori di manutenzione della Fontana di Trevi a Roma e finanzierà anche il restauro del Gianicolo, del Mosè del Ninfeo del Pincio e del Peschiera.
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