Ansa
6 nov 2019
Calzature: frenano i consumi interni, salve solo le sneaker
Ansa
6 nov 2019
L'industria delle calzature italiane nei primi sei mesi del 2019 ha registrato un +7,1% per l'export in valore (prezzo medio 47,55 euro al paio, +8,2%), ma i consumi interni restano deboli (-3,7%) e si muovono in controtendenza soltanto le sneaker. Emerge dal report sul semestre 2019 elaborato dal centro studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici.
Prosegue il calo nel numero di aziende e nella forza lavoro: il saldo è di -119 calzaturifici (2,6% tra industria e artigianato) e -492 addetti (-0,7%) su dicembre 2018. Gli arretramenti si fanno ancora più pesanti considerando, oltre ai calzaturifici, i produttori di componentistica (-75 aziende e -493 addetti): nell'insieme dunque -194 imprese e -985 addetti rispetto a fine 2018.
La produzione è scesa del 2,3% in volume, dato che nelle aziende più piccole del campione intervistato (sotto i 15 milioni di fatturato) si attesta sul -4,5%. Per i consumi interni l'unico comparto in salute è quello delle scarpe sportive-sneaker (+0,8% quantità e +2,9% in valore), a fronte di un calo sensibile delle calzature "classiche" per uomo e donna (rispettivamente -9,5% e -8,3% in volume).
Continua l'incremento dell'online (+10,3% in volume e +17,3% in spesa), che ha coperto l'11% in quantità del totale acquisti del semestre, mentre sono in sofferenza il dettaglio tradizionale (-11% paia vendute e circa -16% in spesa) e l'ambulantato (-14%).
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