30 ott 2017
Cadica, la maggior parte degli italiani compra un capo se ha l’etichetta
30 ott 2017
La storica azienda del carpigiano specializzata in etichette e cartellini Cadica ha commissionato all’Istituto Interactive Market Research di Milano una ricerca sul rapporto degli italiani con il labelling, che ha messo in evidenza come il 57% degli intervistati non comprerebbe un capo di abbigliamento privo di etichetta.
Il rimanente 43% degli intervistati che acquisterebbe un capo anche senza etichetta si divide tra coloro che lo farebbero soltanto comprando il prodotto in un negozio monomarca, e chi invece non considera in generale l’etichetta così importante ai fini dell’acquisto.
Il primo dato rilevante che emerge dal report è che 6 italiani su 10 attribuiscono al labelling una forte connotazione funzionale: le etichette si rivelano utili perché forniscono informazioni sul lavaggio, sulla composizione, sulla provenienza dei materiali.
A seguire, una parte di consumatori ha bisogno dell’etichetta, con tanto di nome e logo del brand, come mezzo fiduciario per procedere nell’acquisto. Infine, c’è chi ama le etichette perché rendono un capo riconoscibile, fungendo da status symbol.
Il rapporto degli intervistati con l’abbigliamento oscilla tra funzionalità ed emozione: ad emergere maggiormente sono le valenze più pragmatiche, ovvero, si preferisce spendere poco per abiti che piacciono e che siano pratici e comodi.
Tuttavia, oggi le aziende tengono molto a rafforzare la loro brand identity attraverso l’uso di tag, che possiamo definire come un’etichetta 2.0, che servono al consumatore per entrare in contatto con il mondo iconico e immaginario del brand.
Infatti, per il 42% degli intervistati, per lo più uomini di giovane età, etichetta e tag si dimostrano non soltanto simboli che rimandano a un mondo di informazioni sul prodotto, ma soprattutto segni che comunicano lo stile di vita di chi indossa quel capo.
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.