Milano, 14 gen. (Apcom) - L'incontro odierno tra i sindacati e l'amministratore delegato della Mariella Burani Fashion Group, Gabriele Fontanesi, è stato "interlocutorio" e teso a "rassicurare", anche se nessuna indicazione rilevante è giunta sia sul fronte della nomina di un advisor per la ristrutturazione del debito, dopo l'abbandono di Mediobanca, sia sul fronte dei 50 milioni di euro che la proprietà deve versare al servizio della ricapitalizzazione.

Lo riferiscono fonti sindacali presenti all'incontro che si è tenuto oggi nella sede emiliana di Cavriago.

"La proprietà ha usato parole rassicuranti ma noi continuiamo comunque a essere preoccupati e per questo, nel caso non arrivassero i 50 milioni, noi opteremo per il ricorso alla Legge Marzano, si tratta della soluzione migliore", ha spiegato Valeria Fedeli, segretario generale della Filtea-Cgil.

"In tal senso stiamo valutando di chiedere un tavolo unitario al Ministero dello Sviluppo economico". Fedeli ha spiegato comunque che per il momento, nonostante la grave situazione finanziaria in cui versa l'azienda, non ci sono ripercussioni sul fronte occupazionale.

Riguardo ai 50 milioni ancora da versare, l'azienda ha comunque cercato di rassicurare i sindacati, dicendo che le risorse si troveranno e ricordando che il termine ultimo per il loro versamento è fissato per il 12 febbraio. Proprio di fronte alla mancata costituzione dei 50 milioni a favore dell'aumento di capitale, a fine 2009 Mediobanca ha ritenuto esaurito il proprio mandato di advisory, relativo al raggiungimento di un accordo di ristrutturazione con le banche finanziatrici.

Intanto, è stata fissata per il 27 gennaio l'udienza per discutere l'istanza di fallimento presentata dai pm milanesi a carico di Designer Burani Holding, società controllante della Mariella Burani Fashion Group.