Pubblicato il
16 mar 2010
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Burani: decisione su insolvenza entro 18 marzo
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16 mar 2010
16 mar 2010
Blossom Burani, Collezione 2010 |
REGGIO EMILIA, 16 marzo - Il tribunale di Reggio Emilia, che oggi si sarebbe dovuto pronunciare sullo stato di insolvenza di Mariella Burani Fashion Group (MBFG.MI: Quotazione), si è riservato di decidere nel giro di due giorni, mentre l'avvocato della famiglia Burani ha chiesto la nomina di un amministratore giudiziario della società quotata a Piazza Affari.
La decisione del giudice Luciano Varotti, che si è ritirato in camera di consiglio al termine di un'udienza con i vertici della società, "è attesa al massimo in un paio di giorni", hanno dichiarato ai giornalisti Giovanni Luigi Saporito, liquidatore di Mariella Burani Family Holding, e il presidente di MBFG, Giuliano Tagliavini.
La nomina dell'amministratore giudiziario, secondo quanto chiesto dall'avvocato Giuseppe Amoroso, dovrebbe durare fino all'assemblea dei soci di fine marzo chiamata a nominare i liquidatori della società di moda, in attesa di una eventuale domanda di ammissione al concordato preventivo.
Infatti, al momento il cda di MBFG è dimissionario e quindi non può intraprendere operazioni straordinarie come una eventuale richiesta di concordato preventivo. La società, da parte sua, ha invece ribadito la disponibilità a ricorrere all'amministrazione straordinaria.
Tornando agli eventi di oggi, l'AD di MBFG Gabriele Fontanesi, a una domanda dei giornalisti sulla possibilità di cassa integrazione, ha risposto: "Per il momento non credo ci sia questa possibilità, facciamo tutti il tifo per la continuità aziendale". Fontanesi non ha voluto commentare la situazione di liquidità del gruppo.
Se il Tribunale tra due giorni dovesse decidere per la dichiarazione di insolvenza, con la stessa sentenza dovrebbe provvedere alla nomina dei commissari giudiziali, come da designazione vincolante del ministro allo Sviluppo economico.
I tre professionisti designati sono l'avvocato Giampiero Martini di Bologna e i commercialisti Rossella Michela Strippoli di Foggia e Francesco Ruscigno di Aversa, gli ultimi due con studio a Roma.
I commissari giudiziali avranno poi 30 giorni per predisporre una relazione volta a verificare l'esistenza di concrete prospettive di riequilibrio delle attività aziendali, presupposto di legge per l'ammissione vera e propria all'amministrazione straordinaria, secondo le norme della Prodi.bis (decreto legislativo 270/99.
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