Pubblicato il
17 mar 2010
17 mar 2010
Burani: Tribunale Reggio Emilia dichiara insolvenza
Pubblicato il
17 mar 2010
17 mar 2010
Milano, 17 mar. - Il destino del gruppo emiliano Mariella Burani Fashion Group è stato infine deciso. Dopo settimane di logorante attesa, la sezione fallimentare del tribunale di Reggio Emilia ha infatti dichiarato l'insolvenza dell'azienda, che viene così ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria.
Mariella Burani P/E 2010 |
E' stato anche nominato il commissario che curerà l'iter per l'ammissione alla procedura: si tratta di Francesco Ruscigno, romano, uno dei tre commercialisti indicati dal ministero delle Attività produttive. Ruscigno valuterà lo stato dell'azienda nei prossimi trenta giorni.
Con ogni probabilità l'indagine sul crac sarà unificata tutta a Milano perchè nel capoluogo lombardo su richiesta del pm Luigi Orsi il Tribunale aveva dichiarato la prima insolvenza quella della controllante olandese Burani Design Holding.
Con la dichiarazione di insolvenza si apre l'iter formale per arrivare all'amministrazione straordinaria secondo le norme del decreto legislativo 270 del 1999, meglio noto come Prodi-bis.
Il commissario giudiziale ha ora 30 giorni per predisporre una relazione volta a verificare l'esistenza di concrete prospettive di riequilibrio delle attività aziendali, presupposto di legge per l'ammissione vera e propria all'amministrazione straordinaria.
Una volta predisposta la relazione, che viene sottoposta all'attenzione del Tribunale e del ministero, si procede a una secondo udienza con cui il Tribunale avvia formalmente l'amministrazione straordinaria.
Il Tribunale ha quindi respinto la richiesta, avanzata ieri dal legale della famiglia Burani, della nomina di un amministratore giudiziario per la gestione della società in attesa dell'assemblea fissata per fine marzo per la nomina dei liquidatori.
Secondo l'avvocato di Mariella Burani FG Alessandra Giovetti, contattata da Reuters, "esistono i presupposti per l'amministrazione straordinaria e ci sono due strade possibili: la cessione di asset oppure la ristrutturazione tramite un concordato giudiziario". Il legale ritiene quindi che ci siano ancora "delle chance di raggiungere un accordo con i creditori se viene fatto l'accordo con il ceto bancario".
Intanto, è già stata fissata per il 26 ottobre 2010 la data per la verifica dello stato passivo di MBFG. (Fonte: Apcom e Reuters)
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