Ansa
3 mar 2016
Bulgari rende omaggio ai suoi 'serpenti' con una mostra a Roma
Ansa
3 mar 2016
Emblema di seduzione, rinascita e trasformazione, il simbolo del serpente s'intreccia da secoli con la storia dell'uomo, catturandone l'immaginario. Fin dall'antichità, la capacità del rettile di rinnovarsi cambiando pelle, di rimanere in contatto con la terra e al tempo stesso elevarsi da essa, di avvolgersi sinuosamente o di sconfiggere i predatori, ha ispirato la produzione artistica in molti settori, tra i quali la gioielleria.
"SerpentiForm - Arte, Gioielleria, Design" è la mostra in programma dal 10 marzo al 10 aprile a Palazzo Braschi, a Roma, dedicata da Bulgari alle molteplici forme creative che il serpente ha assunto nell'arte, nella gioielleria e nel design, in un percorso che si snoda dall'antichità ad oggi.
Promossa da Roma Capitale Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la rassegna, ideata e realizzata da Bulgari con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, è stata curata da Lucia Boscaini, Bulgari heritage curator e del dipartimento Brand Heritage della maison.
Nell'antica Roma come in Africa, monili a forma di serpente venivano forgiati e indossati come portafortuna, così come in India e in Cina i poteri divini del rettile sono stati da sempre associati a concetti di creazione, fertilità e immortalità.
Negli anni Quaranta Bulgari ha colto la forza espressiva del simbolo reinterpretandolo per la prima volta in gioielleria con flessuosi orologi-bracciale divenuti icone della sua creatività.
Rendendo omaggio a un motivo che ha contribuito ad incrementare il successo della maison, Bulgari in questa mostra narra come il serpente abbia ispirato anche molti protagonisti dell'arte contemporanea, design, moda, fotografia.
I saloni del Museo Palazzo Braschi, progettato alla fine del Settecento dall'architetto Cosimo Morelli per Papa Pio VI, che volle farne dono al nipote Luigi Braschi Onesti, uno dei più significativi esempi del gusto neoclassico a Roma, espresso nello scalone monumentale decorato con stucchi, farà da sfondo a un allestimento multisensoriale.
Sulla linea di supporto al patrimonio artistico di Roma, Bulgari annuncia di aver finanziato il nuovo allestimento illuminotecnico dello scalone monumentale del Museo, su progetto del celebre direttore della fotografia italiano Luca Bigazzi, sette volte David di Donatello e artefice di capolavori come La Grande bellezza di Paolo Sorrentino, che si avvale della sponsorizzazione tecnica di Viabizzuno.
Con il supporto di Bulgari si effettuerà anche il trasporto e il posizionamento nell'androne del Museo della carrozza storica appartenuta alla famiglia Chigi, oggi inserita tra le opere della collezione permanente della Sovrintendenza Capitolina. Il sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce, ha precisato comunque in una nota che "L'intervento del nuovo allestimento illuminotecnico dello scalone monumentale é senza alcun costo a carico dell' Amministrazione".
Il percorso espositivo della mostra va dai gioielli antichi provenienti da Pompei e dal Museo Archeologico di Napoli, alle creazioni Serpenti dell'Archivio Storico di Bulgari, a cui si uniscono opere d'arte contemporanea, foto, abiti vintage, costumi teatrali e cinematografici, oggetti di design.
L'excursus sui Serpenti Bulgari va dai primi modelli stilizzati realizzati con la tecnica Tubogas, fino a quelli più realistici con scaglie in oro rivestite di smalti policromi. Del percorso fanno parte le opere di Keith Haring, di Alexander Calder, di Paul Klee, di Joana Vasconcelos, le immagini di maghi dell' obiettivo come Robert Mapplethorpe, Richard Avedon ed Helmut Newton.
Nell'allestimento anche alcuni abiti vintage dei maestri della moda italiana. Una sezione sarà dedicata ai costumi di scena indossati da Elizabeth Taylor nel film Cleopatra (1963).
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