19 ott 2021
Budapest si candida a capitale della moda centro-europea
19 ott 2021
Dopo lo stop del covid torna in presenza la giovane e promettente fashion week di Budapest, che candida l’Ungheria alla guida del sistema moda dell’area centro-europea. Ad animare la kermesse dedicata alla prossima stagione estiva le collezioni di oltre 30 brand locali e regionali che hanno proposto look innovativi dove le radici culturali si mescolano a uno stile contemporaneo.

Le 28 sfilate, condensate in due giorni, il 16 e il 17 ottobre, sono andate in scena all’ultimo piano del building in riva al Danubio, Balna Budapest, davanti ad un pubblico di oltre 100 addetti ai lavori, tra stampa, influencer e buyer internazionali, tra cui la tedesca Mytheresa, l'italiana Tessabit, la giapponese Marubeni Fashion Link e la russa Fashion Hub. Sullo sfondo, un ricco programma settimanale che ha coinvolto l’intera città, composto da circa 30 eventi collaterali, inclusi showroom interattivi, talk sulla sostenibilità e un pop-up store dedicato alle creazioni degli stilisti.
Insieme ai pesi massimi Nanushka e Kata Szegedi, nel primo round sono scesi in passerella, tra gli altri, il brand sartoriale Aeron e lo streetwear artigianale di Zsigmond Dora. Virag Kereny ha acceso lo show con silhouette spettacolari, mentre a chiudere la sessione è stato il barocco futurista firmato Abodi. Tra i protagonisti della seconda giornata, le creazioni artistiche di Alma, l’upcycling di Borbala, il womenswear anticonformista di TheFour e quello urbano di Nubu, fino a Mero, che disegna un guardaroba classico con un tocco di stravaganza.

Al termine della scaletta gli show di Elysian e Katti Zoob che chiudono un’edizione avvincente, capace di reggere l’urto del covid grazie all’implacabile lavoro di scouting e promozione dell’agenzia governativa ungherese di moda e design (Hfda), nata nel 2018 con una squadra tutta al femminile capitanata dalla Ceo, Zsófia Bata-Jakab.
“Nei prossimi anni puntiamo a diventare il fashion hub dell’Europa centrale e punto di riferimento delle produzioni moda degli Stati limitrofi, come Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania, Bulgharia”, spiega la dirigente.
Oltre che attraverso la Budapest Central European Fashion Week, l’ambizioso progetto dell’agenzia passa dalle partnership in cantiere con alcuni big del fashion internazionale, come H&M, decisi a riportare le produzioni nel Vecchio Continente dopo che il virus ha mostrato le fragilità di una supply chain incentrata sull'Asia.

La moda ungherese “sta recuperando terreno, ma i livelli pre-covid rimangono lontani”, prosegue la Ceo. L’industria, che nel suo complesso conta 12mila aziende e 100mila addetti, è reduce dal biennio record 2016-18, con un incremento in valore della produzione di tessile-abbigliamento del 30% a 150 miliardi di fiorini (448,4 milioni di euro) e una quota export oltre l'80%.
Dopo le tappe a Milano e Parigi e la mostra 360 Design Budapest, la Hfda organizzerà il prossimo dicembre la conferenza Budapest Fashion & Tech Summit. Sotto il capello di Budapest Select, d’intesa con Camera Moda, l’agenzia porta due volte l'anno alla fashion week meneghina una selezione dei suoi brand di punta per sostenerne la crescita internazionale.
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