27 ott 2011
Bruno Magli: cassa integrazione fino al 2013. Si cercano possibili compratori
27 ott 2011
Un po' di ossigeno per la Bruno Magli, storica casa produttrice di calzature nata negli anni Trenta del Novecento a Bologna. Il tavolo di crisi organizzato il 25 ottobre nella sede della Regione Emilia-Romagna, che ha visto la partecipazione di rappresentanti dei dipendenti, dei sindacati di categoria, dei rappresentanti di Provincia e Comune di Bologna, di Confindustria e dei dirigenti della proprietà inglese, ha determinato un'intesa finale che prevede due anni di cassa integrazione straordinaria fino al dicembre 2013 (con eventuali ammortizzatori sociali alla fine di questo periodo), per cercare di non perdere l'azienda in sé e in particolare il vuoto che lascerebbe sul territorio dalla fine dell'anno il piano industriale degli inglesi, i quali vorrebbero trasferire tutta la produzione via dall'Emilia-Romagna.
Un paio di calzature da donna di Bruno Magli |
L'accordo verrà formalizzato il 14 novembre e prevede in sostanza dal primo novembre un mese di cassa integrazione in deroga (come era stato già previsto nell'accordo raggiunto nella riunione ad Unindustria del 17 ottobre scorso), poi dall'1 dicembre, se il ministero li concederà, due anni di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi e non per chiusura. Conclusa questa fase, e solo se necessario, verranno chiesti altri ammortizzatori sociali.
Attraverso la figura dell'Amministratore Delegato Armin Muller, la proprietà (il fondo d'investimento inglese Fortelus Capital dal 2007) ha annunciato una serie di misure organizzative per tornare a generare reddito. Fra queste (vedi newsletter n° 722 di FashionMag.com): la chiusura dello stabilimento bolognese e il licenziamento di un centinaio di lavoratori, un business tutto basato sul brand, nuovi punti vendita all'estero (Asia, Germania, Francia, USA) e design, wholesale, customer service e retail trasferiti a Milano entro dicembre, con produzione e logistica esternalizzate.
Un paio di calzature da uomo di Bruno Magli |
I sindacati hanno comunque tenuto a sottolineare che, nonostante la proprietà resti ferma sulla propria idea, continueranno ad attivarsi fra novembre e dicembre per cercare uno o più imprenditori disposti a formalizzare richieste d'acquisto concrete o quantomeno a farsi carico della produzione, in modo da colmare la voragine che lascerebbe in città dall'inizio del 2012 il piano industriale degli inglesi.
A tale proposito, secondo repubblica.it, molti lavoratori hanno notato più di una persona visitare lo stabilimento in questi giorni, probabilmente prestanome o incaricati di altri gruppi, come riporta il sito, visti come fumo negli occhi dai sindacati stessi, dato che non è stata presentata nessuna richiesta di acquisto formale dell'azienda. Una delle indiscrezioni vorrebbe come molto papabile il nome di Diego Della Valle, il presidente di Tod's, il cui presunto interessamento è già oggetto di voci incontrollate, quasi mere chiacchiere di speranza a fine turno per gli operai, che non si rassegnano a perdere la propria attività e uno storico brand calzaturiero felsineo di prestigioso Made in Italy.
Gianluca Bolelli
Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.