9 apr 2020
Brunello Cucinelli regge il colpo del coronavirus nel primo trimestre
9 apr 2020
Brunello Cucinelli regge il colpo del coronavirus e apre l’anno con un leggero rallentamento dei ricavi a causa dei risultati negativi di Cina e Italia.

Il fatturato netto della griffe umbra è stato di 156,7 milioni di euro (-2,3%) nel primo trimestre 2020. Le vendite sono scese del 27,1% nel Paese del Dragone e del 13,9% nel mercato domestico. L'Europa cede il 2,2%. Segno positivo, invece, per Nord America (+9,5%) e Resto del Mondo (+6,6%).
Nei tre mesi, la flessione dei ricavi a cambi costanti è stata del 2,9%, rispetto ai 160,4 milioni dei primo trimestre 2019. Resistono il multimarca wholesale +1,8% e il monomarca wholesale +0,4%, mentre il retail perde il 7,2%.
Il trend negativo è sintomo di una crisi “congiunturale”, diversa da quella del 2008, “anno critico che invece fu strutturale, dove con difficoltà si riusciva ad avere una visione del futuro”, spiega il presidente e AD, Brunello Cucinelli.
L’impatto sui conti sarà più pesante nel secondo trimestre per la società che è costretta a rivedere gli obiettivi economici per il 2020.
La maison è ora impegnata nella gestione del portafoglio ordini wholesale Autunno–Inverno 2020. “Forse dovremo attendere ancora due o tre mesi per avere una visione dell’intero anno”, specifica l'imprenditore umbro, sottolineando “la forte credibilità dei nostri partner e, speriamo, della nostra”.
Per il biennio 2021-22, “immaginiamo di riprendere un’equilibrata e sostenibile crescita della nostra impresa e dell’intero mondo”, prosegue Cucinelli.
La società conta su fondamentali solidi. Dalla flessibilità della struttura produttiva, localizzata per il 75% in Umbria e fatta da 364 laboratori artigiani che impiegano complessivamente circa 5 mila persone, alla solidità della relazione con fornitori e façonisti fino al basso livello di indebitamento.
Per fronteggiare l’emergenza, la casa di Solomeo ha revocato la proposta di distribuzione del dividendo sugli utili 2019. La decisione slitta all’ultimo trimestre dell’anno, “in caso di riequilibrio del contesto economico globale e con prospettive aziendali positive per il 2021”, conclude l’AD. Il CdA ha inoltre deliberato di riprogrammare l’Assemblea ordinaria e straordinaria, attesa il 23 aprile, al prossimo 21 maggio.
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