Brunello Cucinelli sigla l'accordo con l'Agenzia delle Entrate sul Patent Box

Di

Edoardo Meliado

Pubblicato il
31 ago 2017

Brunello Cucinelli, casa di moda italiana specializzata nel cashmere e nel prêt-à-porter di lusso, ha siglato l’accordo preventivo sul Patent Box con l’Agenzia delle Entrate, che definisce metodi e criteri di calcolo del contributo economico alla produzione del reddito di impresa dei beni immateriali, con riferimento agli anni di imposta 2015-2019.

L’accordo consentirà all’azienda di Solomeo di conseguire un beneficio fiscale per il 2015 di circa 2,9 milioni di euro, determinato in base ai metodi e criteri definiti con l’accordo stesso; il beneficio fiscale per l’anno 2016 è invece in corso di determinazione e sarà comunicato in occasione della prossima informativa finanziaria.
 
Per l’esercizio fiscale 2015, il Patent Box, che rappresenta il regime di tassazione agevolata a beneficio delle imprese che producono redditi attraverso l’utilizzo di opere dell’ingegno, di brevetti, di marchi, di disegni di modelli ed altre attività immateriali, è stato determinato escludendo dalla base imponibile il 30% del reddito riconducibile all’utilizzo di beni immateriali agevolabili; per l’anno 2016, invece, la percentuale di esclusione è pari al 40%, mentre per il triennio 2017-2019 è pari al 50%.

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Brunello Cucinelli S.p.A, fondata nel 1978 dall’omonimo stilista e imprenditore nel borgo medievale di Solomeo, alle porte di Perugia, ha chiuso il primo semestre 2017 con ricavi netti pari a 243,3 milioni di euro, in crescita del 10,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il brand è oggi distribuito in oltre 60 Paesi attraverso 123 boutique monomarca e circa 650 store multibrand, tra cui i principali department stores del lusso.