13 set 2012
Botto Fila punta al tessuto stretch e al consumatore finale
13 set 2012
Fondata nel 1911 con stabilimenti a Vallemosso, nel cuore del distretto laniero biellese, Botto Fila prosegue il suo rilancio con successo nonostante la crisi.
Finita in amministrazione straordinaria e in liquidazione nel 2005, la storica azienda tessile è stata salvata da Alberto Bertoni, che l’ha rilevata nel 2008 con un fondo d’investimento per poi acquisirla completamente nel 2011. La società, che contava 1.000 dipendenti nel 2001, rispetto ai 280 odierni, produce da sempre tessuti per uomo e donna a ciclo integrato, dalla materia prima al tessuto.
“La scelta è stata quella di portare l’azienda specializzata nei tessuti fashion un po’ più verso l’uomo per andare a prendere quel mercato più significativo dell’abbigliamento formale di qualità, ma con un prodotto più moderno e puntando a un target più giovane”, spiega Alberto Bertone.
Da quattro anni Botto Fila ha quindi sviluppato un tessuto per uomo stretch che si applica a tutti i tessuti più classici e tradizionali, dalle flanelle ai gessati, alle lane fini, ai misti cachemire, fino ai tweed presentati quest’anno a Milano Unica. Grazie all’elasticità della materia, questi nuovi tessuti danno all’abito un fitting più confortevole e giovane.
“La nostra origine fashion ci ha permesso d’interpretare il tessuto tradizionale in modo diverso ed è questo che ci distingue oggi. Non solo la nostra specializzazione negli elastomeri, ma anche le nostre proposte nei colori e nei disegni con effetti tridimensionali”, prosegue l'AD e Presidente di Botto Fila. L’altro asse strategico è stato quello di “destagionalizzare l’offerta per esser più vicino al consumatore”.
“Ci siamo concentrati sul 25% dei clienti, circa un’ottantina, che rappresenta il 70% del fatturato e andiamo a trovarli tutti i mesi con proposte nuove. Ormai le due stagioni non vogliono più dire niente, ma ci siamo dovuti organizzare per potere avere un campionario tutto l’anno e per garantire una produzione mensile”, conclude Alberto Bertoni, che prima di lanciarsi in quest’avventura è stato per 31 anni da Loro Piana come Direttore Generale della divisione tessuti.
La cura ha dato i suoi frutti. L’azienda è tornata in equilibrio l’anno scorso con un fatturato di 25 milioni di euro, che dovrebbe mantenere quest’anno. Realizza il 65% del suo fatturato all’estero, di cui la metà in Asia, specialmente in Cina, dove è presente da 15 anni.
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