6 mag 2014
Bosideng London rivede la propria strategia
6 mag 2014
Nel settembre 2012, il nome di Bosideng faceva la sua comparsa sulla cartografia della moda mondiale con l'inaugurazione di un flagship store a Londra. Per il gigante cinese del prêt-à-porter, questa apertura contrassegnava in modo molto evidente le sue ambizioni di sviluppo internazionale.
Il fatto costituiva una prima volta per un marchio cinese. Il gruppo Bosideng dichiarò di aver investito 35 milioni di sterline in questo progetto immobiliare londinese, vale a dire quasi 44,8 milioni di euro. Questo flagship atipico, costruito al posto di un antico pub, si trova a pochi passi da Bond Street e Oxford Street, in una zona frequentata da 24 milioni di turisti all'anno. Bosideng London puntava all'epoca su uno spirito sartoriale di lusso per vendere le sue collezioni maschili, prodotte prevalentemente in Europa.
Ma come ricordava già FashionMag Italia nel mese di marzo (e come aveva già sottolineato FashionMag Premium lo scorso anno), il percorso verso il successo in Occidente è apparso da subito tortuoso e irto di ostacoli per Bosideng London. Il gruppo sembra quindi aver rivisto i suoi piani di sviluppo. Secondo Drapers in Inghilterra e NoFashion.cn in Cina, il gruppo avrebbe deciso di ridurre il suo personale basato in Inghilterra. Sono stati eliminati diversi posti di lavoro di buyer e stilisti. Acquisti e creazione sarebbero adesso basate a Shanghai. Così ora c'è molta incertezza riguardo alla volontà di continuare lo sviluppo europeo. Eppure, nell'ottobre scorso il gruppo di moda aveva acquistato la società Greenwoods Menswear coi suoi 88 negozi inglesi...
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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