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Ansa
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Pubblicato il
7 feb 2010
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Boselli alla Wintour: ci rispetti
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Ansa
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7 feb 2010
7 feb 2010
MILANO, 6 FEB - "Noi abbiamo rispetto per il lavoro della signora Wintour (direttore di Vogue Usa), ma lei non sembra rispettare il lavoro altrui. A Milano è la benvenuta, ma se viene per un arrogante mordi e fuggi che scompiglia tutto, allora forse è meglio che resti a casa!".
E' amareggiato, Mario Boselli, presidente della Camera della Moda, per quello che sta succedendo con il calendario delle sfilate milanesi che dovrebbero iniziare mercoledì 24 febbraio. Ed è anche pessimista: "Temo - spiega - che alla fine Milano Moda Donna avrà solo 3 giorni forti, con tutti i grandi nomi concentrati dal 25 al 27 febbraio".
Lunedì in ogni caso verrà reso noto il calendario ufficiale e definitivo della Fashion Week (dedicata al pret-a-porter per l'autunno-inverno 2010-11). In queste ore però ci sono gli ultimi tentativi per migliorarlo. "Noi eravamo riusciti a costruire un calendario ragionevole, con 5 giorni forti più un inizio e una fine con marchi italiani e stranieri di minor risonanza, quando la signora Anna Wintour ha chiamato gli stilisti italiani e francesi dicendo che il 7 marzo lei deve essere a Hollywood e invitandoli a compattare il calendario, per chiudere prima la settimana di Parigi e quindi quella di Milano che la precede.
I nostri stilisti, proni al suo volere, hanno detto va bene, quelli francesi no!". Secondo Boselli "i primi a cedere e a spostarsi sono stati Dolce & Gabbana che dovevano sfilare lunedì 28. A quel punto anche Armani non ha voluto restare da solo su lunedì. E tutto per far coincidere le loro passerelle con la permanenza della signora a Milano. Questi cambiamenti hanno rimesso in discussione tutto, tra l'altro con una serie di conseguenze per quanto riguarda le modelle, che vengono usate dai vari marchi, e perfino i parrucchieri".
"Due giorni fa abbiamo riunito il consiglio direttivo della Cnmi e abbiamo provato a salvare il lunedì, sembrava che Gucci accettasse di spostarsi su quel giorno. Poi l'ipotesi è tramontata". C'é la possibilità che la sfilata Fendi si sposti e che Prada possa seguire l'esempio, Boselli però - forse per scaramanzia - non sembra contarci troppo. "La notazione da fare è che i nostri stilisti sono i più bravi del mondo ma, a differenza dei francesi, non sembrano averne consapevolezza" dice Boselli. La settimana della moda milanese si sta forse suicidando? "La stanno suicidando" sintetizza amaramente Boselli. (ANSA).
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