1 037
Fashion Jobs
VERSACE
Stock Controller
Tempo Indeterminato ·
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior HR Business Partner
Tempo Indeterminato · MILAN
HERMES ITALIE S.P.A.
Stock Operations Manager - Boutique Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
PFCMNA SPA
Direttore Logistica
Tempo Indeterminato · NOLA
LPP ITALY SRL
Opening Coordinator Sinsay
Tempo Indeterminato · MILANO
YVES SAINT LAURENT MANIFATTURE S.R.L
Saint Laurent Addetto/a Ufficio Acquisti Accessori Metallici
Tempo Indeterminato · SCANDICCI
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga - lg Internal Cutting Coordinator
Tempo Indeterminato · SCANDICCI
FOURCORNERS
R&D Innovation Director
Tempo Indeterminato · SAN MARTINO DI LUPARI
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga - Supply Chain Specialist
Tempo Indeterminato · CERRETO GUIDI
MICHAEL PAGE ITALIA
Retail Director Outlet Emea - Fashion - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
SHOWROOM 999
Area Manager Italia/Estero
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · DUBAI
MICHAEL KORS
Sales Supervisor, Bergamo (Orio al Serio) - Part Time 32h
Tempo Indeterminato ·
ANTONY MORATO
District Manager Retail
Tempo Indeterminato · NOLA
MICHAEL PAGE ITALIA
Area Manager Franchising Estero - Abbigliamento Lusso - Milano
Tempo Indeterminato · MILAN
RANDSTAD ITALIA
Responsabile Vendite (Tessuti Per Arredamento)
Tempo Indeterminato · MONZA
JIMMY CHOO
IT Factory Senior Manager
Tempo Indeterminato · FLORENCE
GUCCIO GUCCI S.P.A.
Gucci_mrtw Design Collection Development Manager
Tempo Indeterminato · MILAN
CONFIDENTIEL
Customer Service Specialist
Tempo Indeterminato · MILAN
LPP ITALY SRL
Project Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
ANTONIA SRL
Buying Assistant_customer Care
Tempo Indeterminato · MILANO
FLAVIO CASTELLANI
Showroom
Tempo Indeterminato · MILANO
Pubblicato il
9 ott 2014
Tempo di lettura
6 minuti
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Dimensione del testo

Borbonese: continuano con successo il nuovo corso e la brand extension

Pubblicato il
9 ott 2014

Proseguono le novità e i progetti in questo 2014 vulcanico per l'azienda bolognese di borse e accessori, anche se ormai sta diventando riduttivo definirla solo così. Infatti, dopo il completo rinnovamento del sito Web e il lancio delle collezioni di arredi e oggetti per la casa, il brand (spostatosi da aprile nella nuova sede di Ozzano dell'Emilia, in provincia di Bologna) prosegue senza sosta la propria brand extension.

Lo stile Borbonese


“Manterremo il nostro focus sulla pelletteria, ma punteremo maggiormente sulle calzature, che diventeranno il nostro core business insieme alle borse; però vogliamo andare oltre con il prêt-à-porter, perché fra 2 anni vogliamo tornare a sfilare”, è Giuseppe Di Nuccio, l'AD di Borbonese, a parlare, incontrato da FashionMag.com. “Abbiamo in progetto anche linee di bijoux, di occhiali e altri accessori, ma per riuscire a crescere con questi prodotti prima di tutto dobbiamo essere veramente percepiti come brand”.

“Per me, infatti, Borbonese è l'ultimo dei marchi italiani non espressi all'estero”, afferma l'Amministratore Delegato. “Del resto, le passate difficoltà hanno portato l'azienda a cambiare 5-6 AD in 7 anni e quando cambi in questo modo non puoi avere continuità. Adesso invece abbiamo già fatto grandi cose, con un team dove ognuno fa quello che deve. Abbiamo studiato un piano quinquennale per superare i 70 milioni di euro in 5 anni (ma in cuor mio io punto ai 100...), però prima, in un paio d'anni, vogliamo arrivare a 50 milioni di euro di giro d'affari, cifra oltre la quale diventi più visibile. Intanto”, continua un euforico Di Nuccio, “siamo arrivati a 26,6 milioni di euro nel 2013, rispetto ai 25 milioni del 2012, con un Ebitda aumentato del 30%, ma supereremo sicuramente i 30 milioni in questo 2014, con una crescita del 24%. Il 15% del dato totale è generato sui mercati esteri”.

“Dopo la nuova sede di Ozzano”, prosegue Di Nuccio, “abbiamo intenzione di aprire a novembre un nostro flagship a Bologna, in Via Clavature, praticamente di fronte al Mercato di Mezzo. Uno store di 160 metri quadrati con 5 vetrine che sarà il 26° in assoluto per il marchio, ma che soprattutto diventerà il primo vero flagship del nostro nuovo corso aziendale. Un negozio che andrà quindi a colmare il vuoto lasciato, anche tra i bolognesi, dalla chiusura del punto vendita in Galleria Cavour, che io ho voluto subito chiudere appena arrivai, perché secondo me noi dobbiamo ripartire dai centri storici delle città, mentre in questo momento storico negozi come quello della Galleria oggi li puoi aprire in location come Dubai, non a Bologna”.

Yasuhiko Horita, presidente di Sanki Shoji Co., LTD e Giuseppe Di Nuccio, AD di Borbonese insieme al perfezionamento dell'accordo lo scorso mese di agosto.


Ora Borbonese punta sui mercati maturi. “Sembra un controsenso, lo so”, tiene a precisare di Nuccio, “però, sebbene la loro crescita possa sembrare più lenta, perché sono mercati già consolidati e un po' assestati, questa è comunque continua, basta non sbagliare le strategie. Attualmente, il primo target è quello di arrivare al 25% del fatturato fornito dal Giappone (in modo che il Paese del Sol Levante diventi così il nostro primo mercato estero), dove abbiamo perfezionato di recente un accordo con la catena di department store Sanki Shoji, che ha già dato vita a 15 nostri monomarca all'interno delle loro strutture”. L'intesa, scattata con la primavera-estate 2014, costituisce il primo passo per intensificare lo sviluppo e la distribuzione di Borbonese sul mercato giapponese. “In un primo momento ci focalizzeremo su aperture di 5-6 corner o shop-in-shop in grandi magazzini come Takashimaya e Mitsukoshi nelle principali città del Paese, soprattutto Tokyo, Osaka, Kyoto, Kobe e Yokohama, che possono già contare sulla presenza di vetrine Borbonese, per poi puntare in un secondo tempo ad aprire dei monomarca; insomma, una grande accelerazione nel retail ad orizzonte quinquennale”, precisa Di Nuccio.

Non finisce qui. Il massimo dirigente di Borbonese ci conferma che, nel volere del management, l'e-commerce rappresenterà uno dei prossimi filoni-cardine dello sviluppo del marchio italiano, assieme ai progetti legati al Travel Retail, già partiti con l'inaugurazione di un punto vendita Borbonese di 50 metri quadri all'interno dell'aeroporto di Torino Caselle (città in cui il marchio nacque nel 1910), e che proseguiranno per i prossimi due anni con nuove inaugurazioni sia in Italia che all’estero nei principali scali aeroportuali. “Entro fine 2014 apriremo infatti con lo stesso concept a Manchester, poi arriveremo all'aeroporto di Stansted”, ci informa l'AD.

Uno stivaletto Borbonese


Borbonese, lo ricordiamo, aveva anche lanciato in aprile, in occasione della Design Week di Milano, le sue collezioni di “Home Global Livng”. Per lo sviluppo del concept, Borbonese si è avvalso di Zanaboni per i mobili, Murano Luxury Glass per lampade e complementi, Clerici per i tessuti d'arredo e Ceramiche Rometti per vasi e accessori in ceramica. Borbonese fu del resto una delle prime aziende a stipulare, già negli anni '80, accordi di licenza per il settore casa. Il primo con Somma, marchio storico nella produzione di biancheria per la casa di lusso, che ancora oggi realizza il tessile casa per la maison. Poi, l'accordo con Marino Cristal, da poco rinnovato, per l'arte della tavola e le profumazioni d'ambiente.

Ma il nuovo corso dell'azienda emiliana è dimostrato anche a livello d'immagine, con il lancio della nuova campagna pubblicitaria. “Non puntiamo ad avere un testimonial (che a volte, e per certi versi, può diventare pericoloso e controproducente, se non è un personaggio scelto con cura)”, precisa Giuseppe Di Nuccio. “Siamo allora entrati in contatto con Elettra Wiedemann, che incarna perfettamente le caratteristiche della donna Borbonese, sexy ma mai volgare, decisa ma dalla grande femminilità, dotata di charme e classe ma mai artificiosa o eccessiva”.

Lo stile Borbonese


Una linea d'immagine evidente anche nella nuova collezione primavera-estate 2015, presentata da Borbonese nello splendido showroom di Via Monte di Pietà a Milano (altra novità presentata all'inizio di quest'anno, 1.300 metri quadrati suddivisi su due piani in un palazzo di fine ‘800), che punta a reinventare il boho-chic accomunando novità e tradizione stilistica, come la staffa e alcune forme di borse che rappresentano l'heritage di Borbonese interamente rivisitate, nell'intento di realizzare modelli che diventeranno le icone di domani del brand.

E le borse-icona delle cinque immagini della campagna mantengono questa elegante premessa, rinnovandosi grazie alle idee del direttore creativo Francesca Mambrini con pellami preziosi quali il pitone dipinto a mano e il vitello morbidissimo, senza perdere in charme. I modelli storici, come la “Alix Luna Bag”, la “Tropical Shopping”, la “Jolie” e la “Lady Butterfly” (che da tre stagioni ripropone la tradizione anni Settanta) ottengono nuove palette di colore e materiali, mentre la Elettra viene riproposta in una versione metallizzata di vitello stampato a caldo.

Borbonese da Sanki Shoji


Le “Quarter Bag”, poi, le borse con frange seventies, sono state realizzate in alcune nuove versioni: in pelle Borbonissima colorata pastello, in pelle nera tagliata al laser con motivo di farfalla, con applicazione di pietre colorate e con una nuovissima stampa a coccinelle effetto canvas, a far percepire un mood anni Settanta sullo sfondo, che ritorna anche sulle tuniche e sui caftani di seta.

Borbonese nacque nel 1910 a Torino, quando Lucia Lorenzoni Ginestrone, una nota modista della città, prese in gestione una bottega di gioielli e accessori di moda realizzando e vendendo le proprie produzioni. Negli anni '50, il figlio Umberto Ginestrone e il socio Edoardo Calcagno, affiancarono la fondatrice nella gestione della boutique, ala quale venne dato il nome di “Borbonese”. Dopo ani di innovazioni, collaborazioni con artisti e successi commerciali, negli anni '70, grazie al sodalizio con i fratelli Rossi, titolari dell'azienda Redwall di Bologna, inizia una solida e produttiva collaborazione che va a consolidare le radici di Borbonese proiettandolo nel futuro del panorama del Made in Italy. Risale proprio a quegli anni la nascita della texture "O.P." (Occhio di Pernice) – un particolare trattamento della pelle di agnello che ne mette in risalto la trama, il tessuto, restituendo un effetto micro-maculato - che diventerà il simbolo della maison, una sorta di suo intrinseco trade mark.

Il disegno di una borsa Borbonese per la primavera-estate 2015


Con la nascita dell’O.P. coincide la realizzazione delle prime borse destrutturate, più leggere rispetto agli standard del periodo. Sempre a quegli anni risale la nascita di uno degli storici modelli di borsa del brand, ossia la "Luna bag", realizzata per commemorare il primo sbarco dell'uomo sulla luna. A seguire la "Sexy", la "Mambo" e la "Tango" altre borse-icona di Borbonese. In ambito marketing, Borbonese fu tra le prime aziende ad apporre il proprio logo su tiralampo e piastrina a lingotto, che diventano, insieme alla vite, segni riconoscitivi del marchio.

Copyright © 2024 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.